Drammaturgo statunitense (n. New York 1956). Cresciuto in Louisiana, attivista in movimenti politici di sinistra e per i diritti civili degli omosessuali, esordì in teatro nel 1985 con A bright room called day (1985). Si è affermato con il discusso Angels in America: a gay fantasia on national themes (Part one: The millennium approaches, 1991; Part two: Perestroika, 1992), un'opera caleidoscopica e sterminata nella quale ha affrontato temi politici e di costume (politica, omosessualità, AIDS) contaminando generi e culture diverse, mescolando fatti e personaggi reali e immaginari, Kitsch, telenovela, naturalismo e squarci visionari, con l'ambizione di creare una summa sociale, culturale ed estetica degli anni Ottanta. Per la sua capacità di inquadrare un'epoca, con quest'opera ha ricevuto il premio Pulitzer (1993). Da Angels in America è stato tratto anche un film per la tv in due puntate diretto da M. Nichols (2003). K. è anche autore di Slavs! (1994), Death & Taxes: Hydriotaphia and other plays (2000), Homebody/Kabul (2001) e Only we who guard the mistery shall be unhappy (2003), dramma politico sull'intervento statunitense in Iraq. Ha realizzato diversi adattamenti da Corneille (The illusion), Brecht (The good person of Setzuan), S. An-Sky (A Dybbuk), Goethe (Stella). Nel 1995 ha pubblicato Thinking about the longstanding problems of virtue and happiness, raccolta di saggi, poemi e preghiere.