Sacerdote anglicano (Oakham 1649 - Londra 1705). Cappellano presso il duca di Norfolk (1675), venne in contatto con elementi cattolici. Nel 1676 conobbe a Londra I. Tonge, in cerca di prove di complotti dei gesuiti, che temeva tramassero una "notte di s. Bartolomeo" in Inghilterra. O. nel 1677 professò pubblicamente la conversione alla Chiesa di Roma, entrando nei collegi gesuitici di Valladolid e di Saint-Omer, dai quali fu espulso poco dopo. Tornato in Inghilterra nel 1678, giurò dinanzi al giudice Sir Berry Godfrey la veridicità di un immaginario complotto cattolico contro Carlo II, per sostituirlo col duca di York; all'accusa seguirono processi e l'uccisione di 35 cattolici. Nel 1682 O. fu imprigionato per calunnie al duca di York. Salito al trono Giacomo II, O. fu processato (maggio 1685) e condannato alla prigione. Liberato da Guglielmo d'Orange, O. continuò in tono minore la sua attività di delatore e libellista.