timo
Organo ghiandolare impari e mediano, situato dietro lo sterno, in rapporto con il pericardio e i grossi vasi che si dipartono dal cuore. Riveste un ruolo di primo piano nel normale svolgimento dei fenomeni immunitari dell’organismo. L’accresci - mento del t. avviene fino alla pubertà, dopodiché si assiste a una sua progressiva involuzione. Il t. ha forma piramidale, è costituito da due lobi diseguali, rivestiti da una sottile capsula fibrosa; i lobi sono suddivisi in numerosi lobuli; ciascuno di questi presenta una zona esterna corticale che racchiude, al centro, la midollare. I tipi cellulari che popolano il t. sono numerosi, ma le linee che predominano sono quelle delle cellule epiteliali timiche e dei linfociti T. Alla periferia dei lobuli si trova uno strato ben definito di linfoblasti (protimociti) che vengono trasformati in timociti più maturi (cellule T), presenti sia nella corticale sia nella midollare. Il t. contiene anche elementi cellulari di natura diversa, quali macrofagi, cellule dendritiche, rari granulociti basofili ed eosinofili, scarsi linfociti B, e cellule mioidi (la cui presenza giustifica i rapporti esistenti tra t. e miastenia grave). Il t. è anche un organo endocrino, in quanto le sue cellule epiteliali producono i cosiddetti ormoni timici che, oltre a possedere proprietà immunoregolatrici, sono anche attivi sui circuiti nervosi ed endocrini, influenzando la secrezione di β-endorfine e di ormoni ipotalamici e ipofisari. Si ritiene che il t. rappresenti un punto di integrazione tra il sistema nervoso centrale, il sistema endocrino e il sistema immunitario. Esiste infatti un feedback attraverso il quale il t. trasmette informazioni al cervello, costituendo in tal modo una rete di coordinamento delle risposte biologiche dell’organismo agli stimoli nocivi (asse t.-ipotalamo- ipofisi). Così, le citochine e gli ormoni timici modulano le funzioni ipotalamo-ipofisarie e, per converso, l’asse ipotalamo-ipofisi svolge un importante ruolo nella fisiologia del timo. Pertanto, oltre ad avere un ruolo centrale nella regolazione della funzione immunitaria, il t. può estendere la sua influenza a componenti anche del sistema neuroendocrino (➔ psiconeuroendocrinoimmunologia).