TICONIO (Ticonius, Tychonius, ecc.)
Scrittore cristiano africano, morto intorno al 400. Donatista, egli cercò di trovare argomenti a favore della sua setta; laico, e fortemente influenzato dal pensiero di S. Paolo, arrivò a conclusioni inaspettate e paradossali.
Infatti il caposaldo dell'apologetica donatista, che cioè la vera Chiesa è quella dei perseguitati, si trasformò in lui, attraverso un'originale ermeneutica biblica, in una dottrina della coesistenza necessaria di buoni e malvagi nel seno stesso della Chiesa. Con ciò, egli forniva un'arma poderosa ai cattolici; e per questo fu condannato in un sinodo donatista, circa il 378, ad opera di Parmeniano, che scrisse contro di lui un'opera, alla quale replicò poi S. Agostino. Questi conobbe il Liber regularum di T. (ed. F. C. Burkitt, The Book of rules of T., Cambridge 1894) nei primi tempi del suo episcopato; ed è opinione fermissima di alcuni studiosi moderni che da questa lettura Agostino fosse indotto a modificare il suo modo di vedere nell'interpretazione della lettera Ai Romani, a proposito del peccato d'origine. Certo, T. ha su questo punto, e sulla predestinazione e la grazia divina, idee molto affini a quelle svolte da Agostino dopo il 398 e soprattutto nella polemica antipelagiana. E Agostino riprodusse, nel De doctrina christiana, le regole ermeneutiche di T., le quali, per tale tramite, esercitarono largo influsso sull'esegesi medievale; così pure si riconosce generalmente che dal concetto ticoniano della Chiesa bipertita S. Agostino trasse il motivo fondamentale del contrasto fra "le due città", accennato in varî scritti e svolto nel De civitate Dei; ove è anche quella interpretazione simbolica del millennio, il quale comincerebbe con la passione di Gesù Cristo per terminare con il Giudizio universale, che T. aveva esposto nel suo commento all'Apocalisse, perduto, ma ricostruibile almeno nelle linee generali attraverso scrittori che l'adoperarono (S. Girolamo nel rifacimento del commento di Vittorino di Pettau, Primasio, Beato di Libana, ecc.) e il codice torinese (già bobbiense) Fi IV, 1 (in Spicilegium casinense, III, 1, Montecassino 1897).
Bibl.: A. Souter, T.'s text of the Apocalypse, in Journ. of theol. studies, XIV (1913), p. 338 segg.; A. Pincherle, Da T. a Sant'Agostino, in Ricerche religiose, I (1925), p. 443 segg., con la restante bibliografia. V. anche agostino, aurelio, santo, I e App.