MASSAINI, Tiburzio
Compositore, nato a Cremona, probabilmente nel secondo quarto del sec. XVI, vestì l'abito agostiniano a S. Lorenzo di Piacenza. La notizia che egli sia stato maestro dei ragazzi del coro alla corte di Ferdinando I, nel 1544-45 è di certo erronea. Quel praeceptor si chiamava Tiburtis Versizer e durò nel suo ufficio dal 1° dicembre 1543 al 22 agosto 1546. Meglio accertata è la sua attività quale maestro di cappella a Santa Maria del Popolo in Roma (1571), a Lodi (1580), a Praga (1580) dove non restò a lungo, a Salò (1587), a Salisburgo (1591), a Praga (1592). Ritornato in Italia, lo troviamo prima a Cremona (1594), poi organista della chiesa di S. Agostino in Roma, a una data incerta, più tardi maestro della cattedrale di Piacenza (1598) e finalmente, dal 1599 al 1608, Musicis praefectus della cattedrale di Lodi, quale successore di Francesco Flaminio Tresti. Nel 1609 è di nuovo maestro della cattedrale di Piacenza. Fu a Costanza, forse fra il 1592 e il 1594. Fu amico del teorico L. Zacconi e uno dei musicisti più ammirati del suo tempo, pur così ricco di grandi nomi.
Scrisse almeno trentatré opere: questo è il numero dell'ultima opera vocale sacra (Quaerimoniae cum responsoriis). Compose specialmente musica sacra (messe, mottetti da 8 a 16 voci, vesperi, magnificat, lamentazioni) due libri di madrigali a 4 e quattro di madrigali a 5. La raccolta di canzoni del Raveri (Rauerij, 1608) contiene, del M., tre canzoni di eccezionale sonorità: una per otto tromboni, una seconda per quattro violini con quattro liuti, e una terza per sedici tromboni. Il Baini loda molto i mottetti a quattro cori dedicati dal M. a Paolo V (eletto nel 1605).
Bibl.: S. L. Astengo, Musici agost. ant. al sec. XIX, Firenze 1929.