Tibet express
Tìbet express <... iksprès>. – Linea ferroviaria che collega Pechino con Lhasa, completata con l'inaugurazione a luglio del 2006 della tratta Qinghai-Tibet. Rappresenta uno dei più ambiziosi progetti ferroviari realizzati dal governo cinese. Il T. e., detto anche il treno del cielo, ha acquisito il primato di treno più in quota del mondo precedentemente detenuto dai treni che scavalcano la cordigliera andina (linee Lima-Huancayo, peruviana, con 4827 m, Rio Mulatos-Potosí, boliviana, con 4786 m, Puno-Cuzco, ancora peruviana, più bassa, con 4321 m, ma con regolare servizio settimanale). La sua costruzione ha rappresentato una notevole sfida tecnologica date le condizioni ambientali. I treni, composti da 16 vagoni pressurizzati e dotati di maschere d’ossigeno (come sugli aerei), con i finestrini schermati contro l’eccessiva radiazione ultravioletta, sono trainati da speciali locomotori diesel (costruiti in Canada) che garantiscono, nonostante l’altezza e la rarefazione dell’aria, una velocità compresa tra i 100 e i 120 km/h. Il percorso si svolge sopra i 4000 m di altezza per oltre 950 km (compresa una galleria di 3345 m scavata a un’altitudine di 4264 m) per toccare i 5072 m al Passo di Tanggula. Anche le distanze sono rilevanti: 1972 km il tratto centrale da Xining a Lhasa; 1140 km quello più difficile tra Golmud e la capitale tibetana. L’intero percorso da Pechino a Lhasa (4064 km) si compie in 48 ore. L’opera, tecnicamente rilevante, ha tuttavia suscitato non poche critiche per il costo elevato (circa 5 miliardi di euro investiti in una regione carente di servizi essenziali), per l’ulteriore spinta alla assimilazione cinese del Tibet, per la temuta invasione turistica in una capitale fragile e alle prese con una espansione incontrollata (è previsto un traffico annuale di 120.000 persone) e soprattutto per i rischi ambientali.