ERPE, Thomas van (Erpenius)
Orientalista olandese, nato a Gorinchem l'11 settembre 1584, morto a Leida il 13 novembre 1624. Addottoratosi all'università di Leida, viaggiò in Inghilterra, Francia, Italia, Germania, e divenne presto versatissimo nelle lingue orientali, specialmente nell'arabo, tanto da essere nominato interprete degli Stati generali. Dal 1613 insegnò all'università di Leida. È la prima grande figura di quella serie di dotti olandesi che nei secoli XVI-XVII diedero il primo vigoroso impulso in Europa allo studio scientifico del mondo orientale, specie arabo-musulmano.
Fra le sue numerose opere sono da ricordare la Grammatica arabica (1ª ed. Leida 1613, 2ª e 3ª con addizioni del Golio, ivi 1636 e 1656, ed. . Schultens 1748), fondamentale per le posteriori generazioni degli arabisti sino al De Sacy; Proverbiorum arabicorum centuriae duae, Leida 1614; Locmani sapientis fabulae et selecta quaedam Arabum adagia, con traduzione latina e note, Leida 1615, prima edizione della notissima raccolta di favole attribuite al savio preislamico Loqmān; Historia saracenica, Leida 1625, testo e traduzione della parte di storia dell'Islām nell'opera di al-Makin (v.) o Elmacinus (sec. XIII), la prima fonte storica musulmana resa accessibile in Europa; e varie altre pubblicazioni di testi arabi, siriaci, ebraici, che nonostante le inevitabili lacune, costituirono contributi fondamentali per la filologia orientalistica.