Saggista e storico (Ecclefechan, Dumfriesshire, 1795 - Londra 1881); fu di umili origini. Il suo matrimonio con Jane Welsh (1826) fu assai burrascoso, sebbene vi fosse, specie da parte del C., un affetto profondo e sincero. Datosi allo studio della letteratura tedesca (Life of Schiller, nel London Magazine, 1823-24, in vol. 1825; traduz. del Wilhelm Meister, 3 voll., 1824), entrò nel 1827 in rapporti epistolari con Goethe. Stabilitosi a Londra, pubblicò (1838) Sartor Resartus, già apparso in America, cui non è estranea l'influenza di Jean Paul Richter e E. Irving. L'idea della History of the French revolution (1837), dove la rivoluzione è concepita come giustizia di Dio, e al nesso storico tra gli eventi sono sostituite prospettive mistiche, derivò al C. da conversazioni con J. S. Mill, che lo incoraggiò a intraprendere l'opera. In America, Emerson, che aveva conosciuto C. nel 1833, ne assicurò la pubblicazione. La sua visione della storia in funzione dei problemi presenti trovò espressione in Chartism (1839) e in Past and present (1843). Il problema del suo tempo fu per lui di natura non economica ma spirituale: la creazione di un ordine sociale che poteva essere solo opera del genio. Negò liberalismo, democrazia, regime parlamentare, e concepì la società come gerarchia instaurata dall'alto. Da codesta concezione del genio derivarono: On heroes, hero worship and the heroic in history (1841); Oliver Cromwell's letters and speeches (1845); The history of Frederick II of Prussia called Frederick the Great (1858-65) su cui lavorò 14 anni. Uno dei libri letterariamente più validi di C. è Life of Sterling (1851) una commossa rivalutazione della figura dell'amico. Tra il 1866-68 completò la maggior parte delle Reminiscences (pubblicate postume nel 1881). Rimasto sempre, nel fondo, un popolano scozzese, codesta sua natura riaffermò istintivamente nella sua teologizzante mentalità di puritano. All'intellettualismo imperante contrappose una concezione romantica della vita come perenne creazione spirituale; alla morale utilitaria predominante un'austera morale individualistica.