HERZL, Theodor
Scrittore e uomo politico ebreo, nato a Budapest il 2 maggio 1860, morto il 3 luglio 1904 a Edlach, presso Vienna. Dal 1891 al 1895 visse a Parigi, come corrispondente della Neue Freie Presse di Vienna. Fino a quel tempo era stato lontano dal giudaismo; il caso Dreyfus e l'esplosione di antisemitismo che quell'episodio determinò in Francia posero a H. la questione ebraica, che egli intese come questione politica e nazionale. Affermata l'esistenza di un problema ebraico nel mondo, H. non ne vedeva altra soluzione che quella di ricostruire per il popolo ebraico l'unità nazionale e ridargli una terra propria. A differenza dei suoi precursori (a lui del resto allora sconosciuti) egli intese la necessità d'impostare il problema ebraico come problema universale. Nel 1895 pubblicò Der Judenstaat (trad. italiana, Lanciano 1918) in cui esprime tali idee e precisa il suo piano di attuazione: la formazione di una società degli Ebrei quale organizzazione statale e di una compagnia ebraica, grande società per azioni, da porsi sotto la protezione politica dell'Inghilterra. H. dimostra quali vantaggi tutta l'umanità riceverebbe da una ordinata e pacifica immigrazione di Ebrei verso un paese che li raccogliesse come loro territorio nazionale. Come meta di tale immigrazione egli prendeva in considerazione, oltre che la Palestina, cui era ovvio pensare per ragioni storiche, anche l'Argentina. Grande entusiasmo destò subito l'idea herzliana presso gli Ebrei di Russia, Galizia, Romania; ad essa aderirono Max Nordau e Israel Zangwill. Nel 1896 H. si recò a Costantinopoli per trattarvi, ma inutilmente, col sultano l'acquisto della Palestina; nel 1897 fondò a Vienna un giornale, Die Welt; nell'agosto 1897 convocò a Basilea il primo congresso sionistico, nel quale il suo programma ebbe una formulazione che è rimasta fondamentale del movimento sionistico. Negli anni seguenti, mentre annualmente il sionismo convocava congressi mondiali, H. proseguì l'attività diplomatica; fu ricevuto in udienze successivamente da Guglielmo II, dal sultano ‛Abd ul-Hamīd II, da ministri inglesi e russi, da Vittorio Emanuele III, da Leone XIII, ecc.
Al problema sionistico è dedicata anche l'altra importante opera di H.: Zionistische Schriften (voll. 2,2a ed., Berlino 1923); Altneuland (8a ed., Vienna 1902), un romanzo in cui descrive le condizioni della Palestina, quale egli prevedeva che dovesse essere nel 1923. Notevoli poi i suoi Tagebücher (Berlino 1922-23).
Bibl.: Hagani, Vita di Teodoro H., Roma 1919; D. Lattes, Il Sionismo, Roma 1928, e la bibliografia ivi notata.