(gr. Θάνατος) Personificazione maschile della morte presso gli antichi Greci. Ricordato già in Omero come fratello di Ipno (il Sonno), compare in Esiodo come dio crudele, figlio della Notte, abitante nel mondo sotterraneo dal quale viene a sorprendere i mortali. Nell’Alcesti di Euripide T. è il tetro sacerdote sacrificante dell’Ade che combatte con Eracle venuto a riprendere Alcesti; compare anche nella leggenda di Sisifo, dal quale è messo in catene. Nell’arte è raffigurato come genio alato.
Alcuni psicanalisti, sull’esempio di S. Freud, contrappongono teoricamente Eros a T., volendo con ciò indicare la lotta continua nell’inconscio dell’uomo tra istinti di vita e istinti di morte.