tetano
Contrazione muscolare durevole, risultante dal sommarsi di più contrazioni singole; in patologia le manifestazioni tetaniche sono legate all’ipocalcemia e a neurotossicosi, spec. quella da tossina di Clostridium tetani. Questa malattia è caratterizzata da ipertono locale o generale della muscolatura striata e da spasmi e convulsioni dolorose. La tossina tetanica è la più potente tossina batterica dopo quella botulinica; ha una forte affinità per complessi cerebrosidici e gangliosidici e si lega ai gangliosidi presenti sulle strutture di membrana dei nervi con funzione motoria; essa esercita il suo ruolo patogenetico a livello della giunzione presinaptica e causa una sostanziale perdita della regolazione inibitoria dei motoneuroni, con transito di ogni impulso eccitatorio privo di selezione. Per il suo elevatissimo neurotropismo la tossina si propaga per via nervosa fino al sistema nervoso centrale, ove eccita elettivamente i neuroni motori dei nuclei bulbari e delle corna anteriori del midollo spinale, con conseguenti contratture spastiche dei rispettivi muscoli striati. Il periodo d’incubazione varia in genere da 7 a 12 giorni, ma può essere più breve (t. precoce) o anche molto più lungo (t. tardivo), quasi sempre asintomatico (talora compaiono dolori o crampi a livello della ferita, malessere, ecc.). La forma precoce evolve rapidamente portando a morte in 5÷10 giorni il paziente per sincope cardiaca e per asfissia, mentre la forma tardiva tende lentamente, dopo settimane, alla guarigione. La vaccinoprofilassi è obbligatoria in Italia dal 1968.