MILDENHALL, Tesoro di
Tesoro di argenterie romane del IV sec. d. C.; fu scoperto verso il 1942 durante i lavori di aratura vicino al villaggio di M. nel Suffolk e, per la legge sui "rinvenimenti fortuiti di tesori", fu acquistato nel 1946 dal British Museum, dove è oggi conservato.
Consta di 34 pezzi, il più importante dei quali è il grande piatto rotondo (diametro 64 cm, peso 8,256 kg), con una maschera di Okeanos nel centro e due zone concentriche di decorazioni figurate: quella interna, più stretta, rappresenta una serie di esseri marini; quella esterna, più larga, un thiasos dionisiaco. Lo stile di questa ornamentazione e di quella dei due piatti dionisiaci piu piccoli, è molto vigoroso, naturalistico, e assolutamente classico, ma la fattura tarda è rivelata dai bordi a grosse perle, dalla tecnica usata per rappresentare capelli, panneggi ed altri particolari, dall'acconciatura di una delle menadi nel piatto grande, e dalle numerose omissioni, sbagli ed imprecisioni nel disegno. Il rilievo veniva ottenuto col disegnare prima le figure su una lastra d'argento e col martellare poi lo sfondo del disegno dalla parte della faccia anteriore. Altri pezzi notevoli sono: una coppa con decorazioni a girali incisa sul largo labbro, cui era stato adattato un coperchio a cupola decorato con disegni a bulino, a incisione e a rilievo; sei altre coppe a largo labbro con motivi a rilievo e a sbalzo; una coppa a baccellature con triangoli intrecciati nel centro; ed una serie di otto cucchiai dei quali cinque dovevano essere probabilmente cucchiai da battesimo, dato che tre di essi portano inciso il monogramma sacro, e due portano i nomi dei personaggi battezzati.
Il tesoro doveva appartenere certamente a qualche ricco proprietario terriero romano-britannico o a qualche funzionario romano, la cui famiglia aveva abbracciato la fede cristiana. Fu probabilmente sotterrato per metterlo in salvo da furto o da distruzione, al tempo delle grandi invasioni barbariche della Britannia nel 367, oppure (ma meno probabilmente) nel 383 o nel 418. Il complesso del tesoro mostra strette analogie con alcuni degli oggetti dei ripostigli di argenterie del IV sec. d. C. di Trapain (v.) e di Coleraine (Irlanda settentrionale: Antiquity, 1947, pp. 39-45); ma, mentre questi erano bottino di pirati e furono scoperti in cattivo stato di conservazione, quasi tutti i pezzi di M., come la lanx di Corbridge ad essi contemporanea (Journ. Rom. Stud., xxxi, 1941, pp. 100-27), furono ritrovati quasi come fossero nuovi di zecca.
Bibl.: British Museum Provisional Handbook to the Mildenhall Treasure, Londra 1947; Th. Dohrn, in Mitteilungen Arch. Inst., II, 1949, p. 67 ss.