Terino da Castelfiorentino
Dai documenti si hanno notizie di due personaggi di questo nome: un Terino Sacchetti " de Castro Fiorentino " ancora vivo nel 1304 e un Terino di Nevaldo, mercante di panno in Firenze, ricordato nel 1281 e ancora vivo nel 1302. È forse da preferirsi l'identificazione di quest'ultimo col rimatore di cui ci restano tre canzoni e sonetti scambiati con Monte Andrea e Onesto Bolognese e al quale risulta indirizzato un sonetto di Cino da Pistoia. Un codice Magliabechiano (VII 1060) attribuisce a T. da Castelfiorentino il sonetto Naturalmente chere ogni amadore, tradizionalmente assegnato a Cino, scritto in risposta al primo sonetto della Vita Nuova (A ciascun'alma presa e gentil core).
A sostegno di tale attribuzione sono stati addotti motivi di cronologia (se Cino nacque nel 1270 e il sonetto della Vita Nuova fu composto nel 1283, il pistoiese era troppo giovane per rispondere, mentre il rimatore di Castelfiorentino era in età matura) e paleografici (la possibilità che il copista del Chigiano L VIII 305, che attribuisce il sonetto al pistoiese, abbia interpretato " Cino " l'abbreviazione del nome Terino). In favore di Cino, oltre all'autorità dei codici che a lui concordemente attribuiscono il sonetto, rimane il dubbio circa la determinazione della sua data di nascita (che potrebb'essere anteriore al 1270) nonché circa la datazione al 1283 di A ciascun'alma. Ora, se la cronologia dei due rimatori non ci offre un elemento definitivo per la soluzione del problema, nemmeno i manoscritti Magliabechiano e Chigiano, entrambi non privi di errori, possono offrirci una testimonianza sicura. L'attribuzione di Naturalmente chere ogni amadore rimane dunque incerta in quanto non sono in nostro possesso elementi in base ai quali la questione possa risolversi in modo definitivo.
Bibl. - A. Ferrari, Le rime di T. da C., Castelfiorentino 1901; G.D. De Geronimo, Cino da Pistoia. Tre note al Canzoniere, Agnone 1907 (cfr. " Bull. " XVIII [1911] 206); Barbi-Maggini, Rime 19-28.