DUCLÈRE, Teodoro
Pittore, nato a Napoli nel 1816 da genitori francesi, morto ivi nel 1869. Appartiene al gruppo dei vedutisti della cosiddetta scuola di Posillipo. Dopo il Gigante, insieme col Vianelli Carelli, può considerarsi fra i più delicati paesisti partenopei della prima metà dell'Ottocento. Sebbene segua da vicino i principî del suo maestro A. Pitloo, se ne allontana per una franca e personale interpretazione del vero. La sua colorazione viva e brillante risulta dalle contrastanti luci dei fondi coi toni opachi dei primi piani. Molto pregiati sono i suoi acquarelli e i suoi disegni con vedute architettoniche animate da gustose macchiette di viandanti. I suoi piccoli quadri che rendono tratti di Capri, Sorrento, Amalfi, Cuma e di città della costa sicula, si diffusero largamente per l'Europa. Nel Museo Correale a Sorrento, nelle collezioni Meuricoffre e nella Galleria regionale della R. Accademia di Napoli sono conservati numerosi suoi disegni e dipinti. Notevole in questa ultima la serie di rapidi schizzi a matita. Fu professore aggiunto di paesaggio per otto anni nell'Istituto di belle arti di Napoli.
Bibl.: T. Duclère, Relazione sullo svolgimento delle tre arti nelle provincie meridionali dal 1777 sino al 1862, Napoli 1862; S. Di Giacomo, Il paesaggio a Napoli dal 1820 al 1850, in Rivista d'Italia, novembre 1902; G. Ceci, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, X, Lipsia 1914 (con bibl.).