televisore
televisóre [Der. dell'ingl. televisor, comp. di tele- "tele" e visor "visore"] [ELT] L'apparecchio ricevente di un sistema televisivo (v. televisione: VI 96 b). È costituito schematicamente da uno speciale tubo a raggi catodici (cinescopio), sullo schermo fluorescente del quale si formano le immagini per mezzo di un pennello elettronico controllato dal segnale video che ne modula l'intensità e fornisce i segnali per la corretta deflessione; dai dispositivi per la captazione dei segnali video e di sincronismo (un amplificatore a larga ban-da nel caso di sistemi televisivi via cavo, oppure un'antenna e un radioricevitore nel caso di sistemi radiotelevisivi), e da un apparato che riceve e amplifica il segnale audio, applicandolo poi all'altoparlante. Esistono t. in bianco e nero e t. a colori; t. da 26, 20, 9 pollici, ecc., a seconda della misura della diagonale dello schermo; t. portatili, in genere con una piccola antenna incorporata, e talvolta dotati di alimentazione con batterie di pile (nei modelli più piccoli il tubo catodico è sostituito da uno schermo a cristalli liquidi, cosicché la profondità dell'apparecchio, detto a cristalli liquidi, può essere ridotta a uno o due centimetri); t. a proiezione, o videoproiettori, in cui le immagini, anziché comparire sullo schermo del cinescopio, sono da questo proiettate per mezzo di un proiettore ottico su un grande schermo.