TEETETO di Atene (Θεαίτητος, Theaetētus)
Matematico. Fiorì verso il 375 a. C. e pare morisse giovane nella guerra siracusana (368 a. C.). Le scarse notizie, che di lui si hanno, derivano quasi esclusivamente dal dialogo di Platone a lui intitolato. Se ne desume che egli fu discepolo prediletto di Teodoro di Cirene, e sembra che a lui appartenga una critica diretta a riconoscere le irrazionalità provenienti dall'estrazione di radici quadrate, la quale preparò la classificazione degli irrazionali del X libro degli Elementi di Euclide. Appunto da tale scopo T., secondo H. G. Zeuthen, sarebbe stato condotto a dimostrare esattamente l'unicità della decomposizione dei numeri interi in fattori primi, con che si ponevano le basi dell'aritmetica. Lo scolio 1 al libro XIII degli Elementi attribuisce a T. la costruzione dell'ottaedro e dell'icosaedro regolari.
Bibl.: E. Sachs, De T. Atheniensi mathematico, Berlino 1914; H. Vogt, in Bibl. mathematica, XIII (3).