(gr. τεχνοπαίγνιον) Nome tardo-greco («gioco d’arte»), con cui si designano i carmi figurati, venuti in uso con l’età alessandrina, i quali, con la diversa lunghezza e disposizione dei versi, imitano la forma di determinati oggetti. Si hanno esempi di t. anche in componimenti prosastici, per es., in epigrafi.