TAVIO (Taviùm, Ταούιον)
Città della Galazia orientale. Il nome, noto anche nella forma Tavia, viene riconnesso al licaone Τάβις. T., che si trovava nella regione dei Trocmi, era famosa per il santuario di Zeus Tavianus.
Da Strabone e dalla Tabula Peutingeriana, T. risulta come il nodo stradale dal quale la via proveniente da Ankyra si divideva in tre diverse strade dirette verso Amasia, Megalopolis e Cesarea. Malgrado la scoperta di alcuni cippi miliari, il tracciato stradale si segue con una certa difficoltà. Parimenti problematica rimane l'identificazione di T. con uno dei centri attuali: tuttavia si è propensi a individuare l'antica città nell'odierna Nefezköy, per la presenza di alcuni elementi architettonici romani (forse i resti di un Foro) inseriti negli edifici moderni. I reperti archeologici provenienti dalle colline vicine a Nefezkö, attestano una certa continuità di vita, anche se non possono dare un quadro esauriente. Si tratta per lo più di ceramica locale di tipo galata, della fine del III sec. a. C., consistente in vasi policromi, assai simili nella decorazione a quelli celtici del periodo di La Tène, e di ceramica con ingubbiatura rossa, imitante quella sigillata, che giunge oltre il IV sec. d. C.
Bibl.: W. Ruge, in Pauly-Wissowa, V A, i, 1932, c. 2524 ss., s. v.; K. Bittel, Tavium, in In Memoriam Halil Edhem, I, Ankara 1947, p. 171 ss.; id., in Istanbuler Mitteilungen, VI, 1953, p. 22 ss.; id., in Anatolia, II, 1957, p. 89 ss.