tautomeria delle basi
Proprietà di alcuni composti di esistere sotto due o più forme molecolari, reali o ipotetiche, in equilibrio tra loro. Il termine tautomeria è stato usato in passato per definire condizioni diversissime, ma oggi si distinguono essenzialmente due tipi di tautomeria. Il primo riguarda il caso in cui una sostanza può realmente esistere in due forme in equilibrio tra loro, per es., le forme enolica e chetonica dell’estere acetilacetico. Il secondo si riferisce al caso in cui una sostanza, pur esistendo in una sola forma, dà luogo a reazioni spiegabili soltanto ammettendo che essa reagisca assumendo una diversa struttura molecolare. La tautomeria non va confusa con la risonanza (o mesomeria), fenomeno nel quale le strutture differiscono per la disposizione degli elettroni. Le basi che compongono gli acidi nucleici posseggono degli atomi di idrogeno che possono cambiare posizione producendo appunto tautomeri. Gruppi chetonici possono tautomerizzare a enoli, mentre gruppi amminici possono tautomerizzare a imminici. Queste strutture transitorie, presenti in piccole percentuali, possono formare appaiamenti che non sono normalmente presenti nella doppia elica di DNA. Il tautomero imminico dell’adenina, per es., può appaiarsi con la citosina. Questo appaiamento anormale potrebbe essere stabilizzato durante la replicazione della molecola di DNA facendo sì che la molecola neoformata possa avere una guanina (appaiata alla citosina) al posto della adenina originaria. Si ipotizza che questo sia uno dei meccanismi più importanti nella produzione di transizioni spontanee che si osservano durante la duplicazione del DNA e che possono essere considerate delle vere e proprie mutazioni, intese come cambiamenti di sequenza del DNA.
→ DNA