TARANTO (XXXIII, p. 256; App. I, p. 1044; II, 11, p. 943)
Il costante incremento della popolazione fece registrare, al censimento del 4 novembre 1951, 168.941 abitanti residenti nel comune (presenti 174.871), con un incremento, rispetto al 1936, di ben 62.644 unità. La popolazione residente nella provincia risultò invece, a quella stessa data, di 423.368 individui; dei quali il 39% in condizioni professionali (pop. attiva), peraltro così distribuiti per rami di attività: agricoltura, caccia e pesca 55,6%; industrie, trasporti e comunicazioni 20,8%; commercio, credito, assicurazioni e servizî varî 8,4%; pubblica amministrazione 15,2%. Al censimento del 15 ottobre 1961 la popolazione residente nel comune era salita a 191.515 ab. e quella della prov. a 462.406.
Il notevole sviluppo edilizio del capoluogo continua a seguire le direttrici rigidamente imposte dalle particolari condizioni topografiche del sito urbano. Così, dal nucleo originario sulla penisoletta, poi isolata dal canale navigabile scavato nel 1480 ed allargato nel 1886 - anno al quale risale il vecchio ponte girevole, di recente sostituito - il primo sviluppo verso NO e fino alla ferrovia originò la cosiddetta città vecchia, ora completamente risanata.
La successiva e maggiore espansione avvenne invece in un primo tempo verso SE, dando origine al Rione Borgo, con pianta a scacchiera orientata da O-NO a E-SE fino alla costa del Mar Grande; e, negli anni più recenti, si è spinta ancora verso NE, oltre la ferrovia, portando alla formazione del polimorfo Rione Tamburi, con all'estremo settentrionale il villaggio rurale Vittorio Emanuele, il cimitero monumentale, il cosiddetto "Centro", lievemente sopraelevato e, ad occidente, lungo la strada litoranea ionica, la zona industriale Rondinella. Ma ancora verso SE ed E, oltre il Borgo, è andata e va sviluppandosi attualmente la città (Rione Tre Carrare), talché essa, nella sua caratteristica posizione topografica, presenta uno sviluppo in lunghezza di oltre 10 km.
In contrada Salinelle, prospiciente il Mar Piccolo, è in costruzione il nuovo quartiere residenziale - la cosiddetta "città satellite" - per 4.700 vani, su un'area complessiva di 54 ha. È stato inoltre approvato il progetto per la centrale ortofrutticola, con propria banchina di caricamento e raccordo ferroviario; la Cassa per il Mezzogiorno ha stanziato 900 milioni per l'istituzione a Taranto di un Centro internazionale per l'addestramento professionale.
Interrotto dalle vicende dell'ultima guerra e posteriori il completamento del più grande bacino di carenaggio del mondo, già costruito per oltre due terzi, T. attende di vedere presto potenziate le possibilità della sua industria navalmeccanica di riparazioni dal grande bacino galleggiante in costruzione presso i cantieri navali di Monfalcone per conto delle sue officine di costruzioni e riparazioni (Finmare), già Cantieri navali (Tosi) di Taranto. Nel 1961 è stato inaugurato un grande complesso siderurgico (Italsider - IV Centro siderurgico) al km 4 della via Taranto-Statte, del quale ha già avuto inizio la produzione da parte del tubificio (v. anche puglia, in questa Appendice).
Bibl.: S. Lasorsa, Taranto e i suoi porti, in Rivista di cultura marinara, 1953; V. Carrante, L. Della Gatta, M. Perniola, G. Lopezi, I terreni agrari della provincia di Taranto, in Annali speriment. agraria, 1956; A. Mascellaro, L'ostricoltura a Taranto, in Comune di Taranto, XXVI (1957), n. 5.