TALLO (dal gr. ϑαλλός "ramicello, fronda")
Con questo nome s'indica il corpo vegetativo delle piante inferiori, omogeneo, non differenziato nei membri morfologicamente diversi - fusto, foglia, radice - caratteristici delle piante superiori, anche se talora ne assumono l'aspetto per compierne le funzioni. I talli o loro segmenti che, soprattutto in certe Alghe (Caulerpa, Laminaria, Macrocystis) simulano caule, foglia e radice si dicono cauloidi, filloidi, rizoidi.
I caratteri generali dei talli, oltremodo variabili, sono sommariamente i seguenti. Anzitutto si distinguono in duraturi e permanenti e in temporanei o transitorî, a seconda che durano per tutta la vita della pianta (Alghe, Funghi, Licheni e gran parte delle Epatiche) o solo per il primo periodo di essa (parte delle Epatiche, Muschi, Pteridofite).
Si possono avere talli unicellulari (Batteriacee, Mucoracee tra i Funghi; Protoficee, Desmidiacee, Diatomee, tra le Alghe), ma nella maggioranza dei casi sono pluricellulari. I talli unicellulari sono per lo più tanto piccoli da non essere visibili ad occhio nudo, anzi molte Batteriacee hanno per unità di misura il micron, ma non mancano esempî di talli unicellulari di notevoli dimensioni (Vaucheria, Codium, Caulerpa, tra le Alghe Sifonali). Un primo differenziamento a scopo funzionale avviene già in questi talli semplicissimi con la comparsa della polarità, cioè di un apice e di una base (es., Botrydium tra le Alghe), ma tale differenziamento si accentua sempre più nei talli pluricellulari, che possono inoltre raggiungere dimensioni notevolissime, come in alcune Alghe brune pelagiche (Laminaria, Sargassum, Macrocystis), l'ultima delle quali può superare i 100 m. di lunghezza.
In quanto a durata vi sono talli labili e fugaci (certe muffe, protonema dei Muschi, protallo delle Felci) ed altri longevi (Licheni; Funghi Poliporei; "sclerozî" e "rizomorfe" che, dovendo trascorrere un periodo più o meno lungo di vita latente, induriscono anche notevolmente).
A parte questo caso di durezza quasi legnosa, la consistenza dei talli può essere erbacea (molte Alghe), carnosa o stopposa (molti Funghi), pergamenacea (Licheni), e non manca quella gelatinosa (Mixomiceti; Alghe: Nostocacee; Licheni: Collemacei).
Anche il colore è variabilissimo: i Funghi non contenendo clorofilla sono per lo più incolori o bianchicci o grigiastri o bruni; le Alghe, pur contenendo sempre clorofilla, sono di un bel verde smeraldo solo nel gruppo delle Cloroficee od Alghe verdi, prevalentemente d'acqua dolce, mentre in molti altri casi sono di altro colore dovuto a pigmenti che mascherano la clorofilla (Cianoficee o A. azzurre, Feoficee o A. brune, Rodoficee o A. rosse).
In quanto alla forma, che è la più variabile, prescindendo da certi talli unicellulari che l'hanno così caratteristica da bastar da sola a identificare la pianta (Botrydium, Closterium, ecc., tra le Alghe), in generale si può riferirla a uno dei tre tipi: filamentoso, laminare, massiccio, a seconda che l'accrescimento è maggiore in una sola o in due oppure press'a poco uguale in tutte e tre le dimensioni dello spazio.
Il tallo in forma di fili semplici e ramosi spesso intrecciati a formare una sorta di ragnatela, è caratteristico di molti Funghi superiori, nei quali prende il nome di "micelio". È abbastanza frequente anche nelle Alghe, formando matasse galleggianti sulle acque, raro nei Licheni (Ephebes) e lo si trova anche nei Muschi come tallo transitorio detto "protonema". Nelle Alghe, nei Licheni, nelle Epatiche predominano i talli appiattiti, nastriformi o laminari, a margine intero o più o meno frastagliato e magari con i segmenti di aspetto diverso gli uni dagli altri.
Esempî di talli massicci si hanno nei già ricordati sclerozî (segale cornuta) e nei "plasmodî" dei Mixomiceti, ma spesso sono aggregati di talli unicellulari che si uniscono temporaneamente a formare ammassi detti "colonie" (per le figure, v. alghe; funghi; licheni).