talidomide
Farmaco ipnotico-sedativo. Negli anni Sessanta del 20° sec. veniva somministrato come anti nausea alle donne in gravidanza; avendo però un elevato effetto teratogeno (dimostrato da malformazioni, in genere focomeliche, comparse in bambini nati da madri che ne avevano fatto uso in gravidanza), il suo impiego è stato vietato. Attualmente (2009) viene utilizzato negli ospedali per il trattamento dei dolori della lebbra ed è proposto in alcune condizioni di autoimmunità non rispondenti alle terapia standard. Poiché è dimostrata una chiara azione come inibitore del TNF e del processo angiogenetico, il t. è sotto studio per varie possibili applicazioni, tra cui le neoplasie e il mieloma multiplo in particolare.