TALBOT
. I Talbot furono originariamente una famiglia baronale minore nel Herefordshire e nella contigua "Marca" gallese e si fecero notare per la prima volta quando Geoffrey de T., tenendo Hereford Castle per conto di Matilde, iniziò la ribellione contro il re Stefano (1138). Gilbert fu attivo nella regione occidentale, specialmente come partigiano baronale, durante il movimento dei baroni negli anni 1258-67. Un altro Gilbert (1277-1346) partecipò alla spedizione scozzese di Edoardo I (1293); insieme col suo primogenito Richard appoggiò i Lancaster contro Edoardo II e i Despensers e fu fatto prigioniero a Boroughbridge (1322), ma aiutò Isabella e Edoardo III a deporre Edoardo II (1326-27). Richard (1302-56) aiutò Edward Baliol "protetto" inglese in Scozia (1332) e combatté in Francia (1340-46). John (1388?-1453), secondo figlio di un Richard, che era nipote del Richard precedente, formò la grandezza della famiglia: distinguendosi in Irlanda e in Francia sotto Enrico V, fu nominato conte di Shrewsbury (1422) e divenne uno dei principali comandanti di Enrico VI in Francia. Suo figlio John, secondo conte (1413?-1460), militò ugualmente in Francia, coprì cariche politiche in Inghilterra e in Irlanda e cadde a Northampton combattendo per Enrico VI. George, quarto conte (1468-1538), servì Enrico VII e Enrico VIII come ambasciatore e come soldato, soffocò la ribellione settentrionale del 1536 e fu riccamente compensato in occasione dello scioglimento dei monasteri. Il suo secondo figlio Francis, quinto conte (1500-1560), fu presidente del consiglio del Nord sotto Enrico VIII e sostenne l'avvento al trono di Maria Tudor. Ma il figlio maggiore di Francis, George, sesto conte (1528-90), ebbe la piena fiducia di Elisabetta che lo fece custode di Maria Stuart dal 1569 al 1584. Il secondo figlio di George e settimo conte, Gilbert (1553-1616), sposò Mary Cavendish, nata da un precedente matrimonio della sua matrigna, e con la matrigna stessa ("Bess of Hardwicke") intrigò contro il padre. Elisabetta lo fece imprigionare (1595) e, sebbene fosse presto liberato, egli ebbe scarsa parte nella vita pubblica. I T. subirono gravi perdite durante le guerre civili e la repubblica per le loro simpatie realiste e cattoliche e Francis, undicesimo conte, cattolico dichiarato, cadde in duello contro il conte di Buckingham. Suo figlio Charles, dodicesimo conte (1660-1718), servì Carlo II e Giacomo II; ma, passato al protestantesimo, ebbe parte importante nella venuta in Inghilterra di Guglielmo III e nell'espulsione di Giacomo. Nel 1689 divenne segretario di stato e nel 1694 capo dell'amministrazione di Guglielmo; l'anno stesso fu creato duca di Shrewsbury. Accusato di corrispondenza coi giacobiti (1696), si dimise dall'ufficio e si ritirò a Roma fino al 1710, quando tornò in Inghilterra contribuendo a rovesciare il governo whig. Divenne lord ciambellano (1710) e lord luogotenente in Irlanda (1713), ma disapprovò il trattato di Utrecht (1713) e nella crisi che avvenne alla morte di Anna l'opera sua assicurò la pacifica successione di Giorgio I. Da allora ebbe scarsa parte nella vita politica.
Bibl.: G. E. Cokayne, The Complete English Peerage, Exeter 1887-98; 2a ed. a cura di V. Gibbs, Londra 1910 segg.