Talamone Centro della prov. di Grosseto (355 ab. nel 2008), nel comune di Orbetello (a 23 km), situato a 32 m s.l.m. sopra un basso promontorio roccioso che chiude il golfo omonimo, all’estremità meridionale dei Monti dell’Uccellina, dominato dai resti di un antico castello. Porto turistico.
L’antica Telamon era situata sulla collina di Talamonaccio, sulla sponda orientale del golfo presso la Via Aurelia. L’abitato corrispondente all’odierna T. dovette sorgere, sul promontorio omonimo, per servizio del porto cresciuto durante l’impero per l’abbandono della vicina Telamone. Non si mantenne durante l’Alto Medioevo; risorto verso il 1000, sottoposto ai monaci dell’abbazia di S. Salvatore sul Monte Amiata, nel 1303 fu acquisito da Siena. Conobbe una modesta prosperità quando Firenze v’incanalò parte del suo traffico (1356-64). Preso da A. Doria, al servizio del papa, nel 1526, devastato da Khair ad-dīn nel 1544, passò agli Spagnoli nel 1556 e formò il più piccolo dei loro ‘presidi’ di Toscana, sotto il governatore militare di Orbetello, di cui poi seguì le vicende. A T. approdò Garibaldi il 7 maggio 1860, nel corso della spedizione dei Mille.