Letterato (n. Strada in Chianti - m. Avignone 1361). Si recò nel 1352 a Napoli presso Niccolò Acciaiuoli; fu poi per breve tempo segretario apostolico ad Avignone. Volgarizzatore di classici, autore di [...] versi latini, nel 1355 ebbe a Pisa dall'imperatore Carlo IV la corona poetica, per la quale compose l'orazione De fama. Fu amico di Petrarca e di Boccaccio ...
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Gran siniscalco del Regno di Sicilia (Montegufoni, Val di Pesa, 1310 - Napoli 1365). Consigliere di Roberto, re di Sicilia, e dei suoi successori, raggiunse un'enorme potenza politica ed economica.
Vita [...] di A. divenne grandissima. Riconquistò il regno, invaso da Luigi d'Ungheria, assoldando la Grande Compagnia del duca Guarnieri che gl'indirizzò alcune lettere, col Boccaccio e con ZanobidaStrada. Il Boccaccio dedicò il De mulieribus claris alla ...
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PETRARCA, Francesco
Enrico Carrara
Nella gloria della poesia italiana è il secondo, dopo Dante e prima del Boccaccio, dei suoi grandi e venerati patriarchi; ma nella storia della formazione spirituale [...] i giovani sul salire, che appunto si protendevano verso questa nuova e fresca cultura, che aveva nel poeta il suo maggiore esponente. C'era ZanobidaStrada, allora speranza delle Muse, poi persosi negli uffici della curia avignonese. C'era Lapo ...
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INNOCENZO VI papa
Giovanni Battista Picotti
Stefano Aubert, nato a Monts presso Beyssac, giureconsulto di molto valore, professore di diritto civile a Tolosa, vescovo di Noyon (1338) e di Clermont (1340), [...] Bianca di Borbone, colpì il regno d'interdetto.
Fece coronare da un legato Carlo IV a imperatore (5 aprile 1355), dopo a Bologna una facoltà teologica e nominò segretario ai brevi ZanobidaStrada, l'amico del Petrarca; ma vecchio, malaticcio, di ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] allora il gruppo degli amici fiorentini dell'aretino, che comprendeva, insieme con il B., Francesco Nelli, ZanobidaStrada, Lapo da Castiglionchio, e avrà grande peso nella vicenda locale del rinnovamento della cultura in senso umanistico; poco dopo ...
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CASTIGLIONCHIO, Lapo da
Marco Palma
Nacque nei primi decenni del sec. XIV, con ogni probabilità a Firenze, da Lapo di Albertuccio e da Bilia Ferrantini.
La sua famiglia, anche se non magnatizia, apparteneva [...] gli altri, il Boccaccio, Francesco Nelli e ZanobidaStrada. Attraverso questi amici ebbe modo di conoscere il 4 nov. 1379 vietò al C. di avvicinarsi a meno di 200 miglia da Firenze.
L'esule non si arrese mai all'evidenza del fallimento politico. La ...
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BILLANOVICH, Giuseppe
Carlo Vecce
Nacque a Cittadella (Padova) il 6 agosto 1913 da Eugenio, medico, appartenente a una famiglia originaria di Traù in Dalmazia, e da Maria Ciani.
La formazione, 1930-1936
Dopo [...] delle cattedrali di Verona e Chartres e della Roma del XII secolo. L’anno successivo approfondì le ricerche su ZanobidaStrada, fondamentale figura di snodo nelle vicende delle scoperte dei codici nel XIV secolo (in particolare a Montecassino), tra ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luciano Bottoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel panorama culturale dell’Europa del Duecento, caratterizzato dal trionfo degli studi [...] che attraversa tutta la penisola, con centro a Firenze. Petrarca schiude ai suoi ammiratori tesori come Pomponio Mela e Petronio; ZanobidaStrada mette in circolo l’Asino d’oro di Apuleio, gli Annali e le Storie di Tacito, il De lingua latina di ...
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VILLANI, Filippo
Marino Zabbia
– Nacque a Firenze, nel quartiere di San Procolo, intorno al 1325 da Matteo Villani, fratello del cronista Giovanni (v. la voce in questo Dizionario), e da Luisa di Monte [...] filosofo e un uomo d’azione. Seguono i profili dei principali poeti che vennero dopo Dante (Francesco Petrarca, ZanobidaStrada e Boccaccio); a essi Villani aggiunge una galleria dei ritratti dei numerosi fiorentini che si sono distinti negli studi ...
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Il termine barbarismi designa spregiativamente fin dall’antichità le parole (e, più generalmente, gli elementi morfologici, sintattici e stilistici) considerate estranee allo spirito e alla forma di una [...] improprietà espressive a vari livelli (Brunetto Latini, La Rettorica, Argomento 17; «confusione del barbarismo» in ZanobidaStrada).
In epoca umanistico-rinascimentale il termine viene collegato al rimpianto classicistico che vedeva nelle invasioni ...
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