La virgoletta è un segno di ➔ punteggiatura usato sempre in coppia per contrassegnare una o più parole come una citazione, un discorso diretto o una traduzione, oppure per connotare un’espressione di uso [...] ) e nell’editio princeps del Castellano di ➔ Gian Giorgio Trissino (1528) (cfr. Castellani 1995: 44-47). Nei testi citati la virgoletta ha sempre forma di coppia di virgole posta lateralmente al margine sinistro del testo ad altezza di rigo, e deriva ...
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VIRGOLETTE
Le virgolette possono essere di tre tipi:
–
Alte
(“ ”)
–
Basse
(« »)
–
Apici
(‘ ’)
Si usano in diversi contesti e con diverse funzioni:
– per delimitare un discorso diretto
«Felice notte, [...] «È un ambiente molto ‘cheap’».
Usi
Nelle citazioni e con il discorso diretto, le virgolette più adoperate nell’uso comune sono quelle basse. Le virgolette alte vengono utilizzate soprattutto per segnalare l’uso particolare di una parola, mentre gli ...
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DISCORSO DIRETTO
Il discorso diretto riporta le parole e le frasi nella forma esatta in cui sono state dette o scritte.
Di solito è introdotto dal verbo dire o da verbi analoghi come sostenere, affermare, [...] dichiarare, chiedere, domandare, rispondere, cui seguono i ➔due punti e le ➔virgolette o i ➔trattini
Giulio Cesare disse: «Il dado è tratto!»
Steve Jobs ha esortato tutti: «Siate affamati, siate folli»
Il verbo del dire può trovarsi:
– prima della ...
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Giuseppe Antonelli
Tutti gli hashtag dell'anno
Da #JeSuisCharlie a #Grexit, dal #cambiaverso di Renzi alla campagna #unlibroèunlibro per la riduzione dell'IVA sugli ebook, tutte le parole d'ordine più [...] popolari e gli argomenti più discussi sui social network nel 2015.
Come per le famigerate virgolette mimate con le dita, anche l'hashtag è ormai un gesto: indice e medio delle due mani si incrociano uniti un paio di volte a rendere quel simbolo: #. ...
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string
string in molti linguaggi di programmazione, termine che indica un particolare tipo di dato non numerico, i cui elementi sono stringhe (o parole), cioè sequenze di caratteri alfanumerici. Questo [...] di programmazione che prevedono questo tipo di dato, per assegnare un valore a una variabile string si usa inserire le virgolette (o gli apici) in apertura e chiusura della stringa stessa per evitare errori e ambiguità con altre espressioni numeriche ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] l’impiego corretto dei segni grafematici (lettere e combinazioni di lettere) e paragrafematici (interpunzione e segni come virgolette, trattini, ecc.) propri della scrittura di una lingua (➔ grafemi; ➔ alfabeto; ➔ grafia; ➔ digramma).
L’idea che l ...
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Costantino e la teologia ‘romana’
Figure della gerarchia dei poteri nella pubblicistica di parte papale (secoli XV-XVIII)
Franco Motta
Al fine di suggerire alcune possibili linee di lettura della figura [...] , non di peculiarità geografica si tratta – il senso traslato è reso chiaro dall’impiego delle virgolette –, bensì storica e dottrinale, sinteticamente identificabile in una secolare opera di elaborazione e legittimazione delle prerogative ...
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Il sistema e il modo di separare in un testo scritto i periodi e i vari elementi della proposizione con segni convenzionali (segni d’i.), per rendere più chiaro il senso, indicare le pause e le inflessioni [...] moderne sono: punto o punto fermo, virgola, punto e virgola, due punti, punto esclamativo, punto interrogativo e, per estensione, virgolette, lineetta, parentesi.
Nelle più antiche iscrizioni, l’i. è segnata da una linea verticale o da tre punti l ...
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Il discorso diretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre, in forma orale o scritta, enunciati appartenenti a un [...] la porzione a inizio di capoverso La Norma la prendo io, tu prendi la Carla in (23), priva di cornice ma racchiusa da virgolette citazionali:
(23) «La Norma la prendo io, tu prendi la Carla». E io prendevo la Carla, ma in segreto ammiravo la Norma ...
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Semantica
Giulio Lepschy
(XXXI, p. 334; App. III, ii, p. 692; IV, iii, p. 298)
Ciò che caratterizza gli studi di s. negli ultimi decenni del 20° secolo è la convergenza di due filoni di ricerca precedentemente [...] "naturale" di tale verbo, relativo a un'espressione (una parola, una frase) che "vuol dire 'qualcosa'" (si noti l'assenza delle virgolette intorno a 'qualcosa' nel primo caso, in cui ci si riferisce a un fatto, e la loro presenza nel secondo, in cui ...
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virgolette
virgolétte s. f. pl. [dim. di virgola]. – Due segni, per lo più simili a virgole, che nella scrittura si pongono, semplici o in coppia, prima e dopo la parola o le parole cui per qualche ragione si vuol dare particolare risalto...
virgolettare
v. tr. [der. di virgolette] (io virgolétto, ecc.). – Chiudere una o più parole, un passo, un nome, tra virgolette, nella scrittura e nella stampa: v. una citazione, un brano, il titolo di un’opera o di una rivista; il discorso...