Variazione ornamentale quale fu praticata (spesso per improvvisazione del cantante) nel cosiddetto bel canto, o canto fiorito, dai musici del 17°-18° sec., per esibizione di virtuosismi canori a base [...] di rapidi vocalizzi, gorgheggi, trilli, picchettati e simili. Ne derivano, per es., le locuzioni tedesche Koloratur-Sopran (per la voce di soprano leggero, atto al canto fiorito), Koloratur-Arie (per l’Aria scritta, o comunque eseguita con tratti ...
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Uno dei più antichi teorici del canto. Nacque ad Assisi in data incerta: fu cantore nel duomo di Milano. Di lui fu pubblicata a Venezia, nel 1594, una raccolta di Regole, Passaggi di musica, Madrigali, [...] che nella larga esemplificazione di fioriture, trilli, passaggi, ecc. si può considerare un vero e proprio metodo di canto.
Bibl.: H. Goldschmidt, Die italienische Gesangsmethode des 17. Jahrh., Breslavia 1890. ...
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Poetessa greca (Kalamata 1902 - Atene 1930). La sua breve vita fu segnata dall'amore per il poeta Kòstas Kariotàkis, morto suicida nel 1928. Nei suoi versi, dai toni spesso vibranti, si ritrovano i tormenti [...] di un'esistenza divisa tra slanci vitali e premonizioni di morte (Οἱ τρίλιες ποὺ σβήνουν "Trilli che si spengono", 1928; ᾿Ηχὼ στὸ χάος "Voci sull'abisso", 1930). ...
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In ogni epoca, in ogni scuola e in ogni genere di musica si è fatto uso (più particolarmente nei movimenti del canto) di speciali andamenti melodici, che, o con note di passaggio o con effetti di ritardo [...] questo varî aspetti; ma il fondo della figura rimane lo stesso. Così le fioriture maggiormente curate dal Caccini sono il trillo e il gruppo o groppo (gruppetto), dei quali ci dà una minuta descrizione secondo "la maniera usata da lui per insegnarli ...
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Genere di composizione armonistica, nato forse in Inghilterra verso il 1200, e consistente nell'accompagnamento improvvisato di un canto fermo (v. canto, VIII, p. 798) con una terza inferiore e una terza [...] nota contro nota, in accordi consonanti, e nel sec. XVI falsobordone equivaleva a un contrappunto alla mente" (v. contrappunto) con trilli e fioriture. In fine, dal Viadana ad oggi si chiama falsobordone una recitazione dei salmi sopra una nota sola ...
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Cantante lirica, nata a Chiusavecchia (Imperia) il 12 aprile 1948. In oltre quarant’anni di carriera il soprano si è imposto sui palcoscenici di tutto il mondo nel repertorio belcantista, specialmente [...] da una musicalità di livello strumentale, che le permette legati lunghissimi e la possibilità di superare ogni virtuosismo (trilli, picchiettati, messe di voce, gruppetti, mordenti, salti d’ottava) senza mai ledere la quadratura dell’architettura ...
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Lambertini, Arnaldo. – Tenente colonnello di artiglieria italiano (Imola 1864 - ivi 1944). Coniugato con la nobile piemontese Delfina di Rovasenda (da cui ebbe Gastone, medico, dal 1936 docente di Anatomia [...] per le sue attitudini letterarie, documentate da opere quali I racconti della mensa (1902), Un volo attraverso l’India (1909) e Trilli, strilli e grilli. Scene in un atto e prologo (1934), mentre sul suo percorso umano e professionale M. Montipò ha ...
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Mezzosoprano e contralto statunitense (n. Bradford, Pennsylvania, 1934). Dotata di un'eccezionale estensione vocale e di una tecnica perfetta, ha alternato a ruoli di mezzosoprano quelli di soprano e perfino [...] vocale, H. ha mostrato di padroneggiare tutti i moduli belcantistici: agilità e uguaglianza nelle colorature, ricchezza nei trilli, messa di voce, note ribattute. Di grande rilievo alcune sue interpretazioni di opere barocche come Rinaldo (Houston ...
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Cantante lirica francese, nata a Lione il 19 aprile 1965. Da adolescente ha studiato danza e ha iniziato la carriera come attrice, solo in seguito studiando canto e diplomandosi al conservatorio di Bordeaux [...] Jacques Offenbach, in cui la nitidezza della coloratura è tale da qualificarsi come fenomeno vocale (con l’aria conclusa da due trilli sul re sovracuto da cui la voce raggiunge il sol sovracuto facendo sentire una nota robusta e piena). A fianco di ...
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TATUM, Arthur, detto Art
Antonio Lanza
Pianista statunitense di jazz, nato a Toledo (Ohio) il 13 ottobre 1910, morto a Los Angeles l'11 maggio 1956. Semicieco dalla nascita, studiò piano, violino e [...] e funzionale a una fertile creatività: egli usava legare le frasi improvvisate con cascate di arpeggi, con arabeschi e trilli finissimi, con mirabili prestissimo: il tutto in una concezione del tempo assolutamente metronomica.
Bibl.: A. Hodeir, The ...
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trillare
v. intr. [prob. voce onomatopeica; altri invertono il rapporto di derivazione trillo-trillare, ritenendo il verbo un der. del sost.] (aus. avere). – Fare dei trilli, emettere dei trilli: le allodole trillavano festosamente sui campi...
trillo
s. m. [der. di trillare; ma v. trillare]. – In musica, abbellimento formato dal rapido alternarsi della nota reale con la nota a distanza di seconda superiore o inferiore (maggiore o minore), che nella scrittura musicale ha come simbolo...