Filosofo sensista (Pisa o Livorno 1707 - Calci, Pisa, 1767). Insegnò logica (1731), poi filosofia (1735) nell'univ. di Pisa. Combatté il cartesianesimo, esaltò Galileo. Opera principale le Rationalis philosophiae [...] institutiones (1741); inoltre Raccolta di opuscoli filosofici e filologici (1766) e Caratteri di varii uomini illustri (post., 1773-74) ...
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COSTA, Paolo
Leandro Angeletti
Nato a Ravenna il 13 giugno 1771 da Domenico e Lucrezia Ricciarelli, il C. visse il clima politico-culturale, contraddittorio e velleitario, successivamente sconvolto, [...] , nell'intento d'esaltare, romanticamente, in Dante, l'uomo-patriota, attento anche ai valori estetici sulla base delle categorie sensiste. Da ricordare il suo vocabolario, al quale lavorò dal '19 al '28, dove, pensando di correggere quello della ...
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Pensatore italiano, della cui vita poco è noto. Fu professore all'Università di Padova, ove nel 1820 ebbe a scolaro il Rosmini. Sensista, e in tale indirizzo seguace piuttosto del Locke che del Condillac, [...] combatté, oltre alla scolastica, il kantismo, che cominciava allora a penetrare in Italia, considerandolo come dottrina che per la sua oscurità e molteplicità d'aspetti poteva indifferentemente appartenere ...
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GALLARDO y BLANCO, Bartolomé José
Alfredo Giannini
Letterato spagnolo, nato a Camponario (Badajoz) nel 1776, e morto ad Alcoy (Alicante) nel 1852. Nel 1814, restaurato il governo assoluto di Ferdinando [...] regime costituzionale, fu eletto deputato di Badajoz (1837), finché si ritirò dalla politica.
Di cultura enciclopedista e sensista, portò il suo acume critico nel campo letterario: notevole il satirico Diccionario burlesco de ciertos escritores que ...
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Scrittore d'arte (Ferrara 1767 - Venezia 1834). Fu in contatto con le più significative personalità della cultura, dal Foscolo al Canova, e durante la Repubblica Cisalpina e il Regno Italico rivestì alte [...] dell'Ateneo (dal 1812) di Venezia. Nel saggio Del bello (1808) traspaiono suggestioni dell'estetica kantiana e del pensiero sensista. Di grande importanza sono la sua Storia della scultura (1813-18; rist. 1823-24), in cui è notevole una rivalutazione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una parte non secondaria della filosofia francese del Settecento si sviluppa sulle grandi [...] lo scandalo suscitato dalle sue opere fungono da catalizzatori delle nuove forze che s’indirizzano sulla nuova via filosofica sensistica. Tra i pensatori materialisti del Settecento Denis Diderot è senz’altro il più originale. La gran parte dei suoi ...
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PACCHIANI, Francesco Giuseppe Maria
Marco Ciardi
PACCHIANI, Francesco Giuseppe Maria. – Nacque a Prato il 4 ottobre 1771, da Giovacchino e da Agata Cigna.
Di famiglia benestante grazie alle attività [...] 1801 venne chiamato sulla cattedra di logica e metafisica, disciplina fino ad allora tenuta dal naturalista e filosofo sensista Cristofano Sarti. L’anno seguente ottenne l’insegnamento di fisica, proprio in sostituzione di Pignotti, il quale aveva ...
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È termine diventato di largo uso nel linguaggio filosofico e politico della seconda metà del secolo decimonono. Stando al significato etimologico della parola (dalla quale sono pure derivati i termini [...] , e che pertanto si deve lavorare alla dissoluzione del governo politico, più ampî sviluppi della dottrina, su basi o sensistiche o razionali o volontaristiche, si trovano in pensatori francesi, tedeschi e russi. In P. J. Proudhon (1809-1865) si ...
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Filosofo, nato a Parigi il 28 novembre 1792, morto a Cannes il 14 gennaio 1867. Nel 1810 entrò nella Scuola normale, che s'apriva allora per la prima volta. Ivi ebbe professore di retorica il Villemain, [...] , pur valorizzandoli in parte, ai due indirizzi allora dominanti: da un lato, all'ideologia continuatrice della filosofia sensista del secolo XVIII; dall'altro, alla reazione che in nome delle idee religiose tradizionali conducevano De Maistre e ...
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Termine usato nel 17° sec. come equivalente di pittorico e opposto di scultoreo (M. Boschini, 1664); è entrato nella terminologia critica nell’accezione elaborata dai teorici inglesi settecenteschi come [...] 1794), richiamando la sensibilità cromatica della scuola veneziana, dei paesaggisti del Seicento, di Rubens e Rembrandt. In chiave sensista, P. Knight (1805) identifica il p. come qualità precipua della bellezza visiva, ottenuta con un uso fortemente ...
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sensista
s. m. e f. [der. di senso, sensismo] (pl. m. -i). – Propugnatore e seguace del sensismo: i s. del Settecento francese; dichiarare il senso l’unico fonte delle umane cognizioni, siccome fanno i moderni s. (Rosmini).