Filosofo greco (m. 315-14 a. C.), scolaro di Platone; successe (339-38) a Speusippo nello scolarcato dell'Accademia, che tenne fino alla morte. Ci restano delle sue opere solo frammenti. Nel suo pensiero, che è caratterizzato dall'intento di elaborare sistematicamente la più tarda dottrina di Platone, ha precipua parte il matematismo metafisico, come sviluppo della dottrina platonica delle idee-numeri. ...
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Scultore greco (inizî sec. 3º a. C.), legato alla scuola lisippea, perché scolaro di Tisicrate. Più che per le opere è noto per gli scritti, cui attinse Plinio il Vecchio, che lo cita; da questi passi appare un sapiente critico dei linguaggi figurativi ed esperto valutatore di elementi pittorici concreti ...
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SENOCRATE
Ranuccio Bianchi Bandinelli
. Scultore greco e scrittore di cose d'arte; lavorava in bronzo. Fu scolaro dì Tisicrate, che a sua volta lo era di Euticrate, uno dei migliori scolari di Lisippo. [...] parte non solo di notizie, quanto e ancor più di giudizî critici su scultori e pittori, è attinta a Senocrate.
In Plinio concorrono e sono spesso contaminate due diverse estetiche: una, del primo ellenismo, che potremmo definire naturalistica, e ...
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Senocrate di Afrodisiade
Medico (1° sec. d.C.). Autore di un’opera Περὶ τῆς ἀπὸ Ζῴων τροφῆς («Sul nutrimento dagli animali»), una sezione della quale è conservata in Oribasio, fu una delle fonti di Plinio [...] il Vecchio. Compose, tra l’altro, anche un’opera sui rimedi che si possono ottenere dai corpi degli animali e dell’uomo, piena di superstiziose fantasie, in cui attingeva largamente alla letteratura pseudodemocritea; ...
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Medico greco (sec. 1º d. C.), autore di un'opera Sul nutrimento dagli animali (Περὶ τῆς ἀπὸ τῶν ζῴων τροϕῆς), di cui abbiamo una parte conservata in Oribasio; fu una delle fonti di Plinio il Vecchio. Compose anche un'opera sui rimedî che si possono ricavare dai corpi degli animali e dell'uomo, piena di superstiziose fantasie, un lessico di gemme (di cui abbiamo frammenti), un libro sui nomi delle piante, ...
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Figlio (sec. 5º a. C.) di Senocrate e nipote di Terone, tiranno di Agrigento. A lui giovanetto Pindaro dedicò (490 a. C. circa) un celebre carme conviviale (scolio). ...
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Filosofo greco (sec. 4º-3º a. C.), scolarca dell'Accademia Platonica tra Senocrate e Cratete di Atene (dal 315-314 al 270-69). Fu uno dei più notevoli rappresentanti della fase più antica del platonismo. [...] Si occupò principalmente di questioni di etica, accogliendo per lo più le soluzioni di Senocrate ma accentuando la sua tendenza alla conciliazione dell'etica platonica con le esigenze della tradizione cinica. ...
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Filosofo greco dell'antica Accademia (vissuto tra il 330 e il 270 a. C.), discepolo di Senocrate amico e condiscepolo di Polemone, maestro di Arcesilao. Commentò il Timeo, iniziando così la serie dei commentatori [...] di Platone. Nel suo libro Περὶ πένϑους (Sul lutto, rivolto a consolare l'amico Ippocle per la morte dei figli) sostenne, contro l'ἀπάϑεια cinico-stoica, che le passioni devono essere moderate dalla ragione, ...
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Speusippo
Giorgio Stabile
Filosofo greco (nato nel 395-393 circa a.C.; morto nel 339 circa) figlio di Potone, sorella di Platone, fu scolaro e seguace di quest'ultimo che accompagnò, assieme a Senocrate, [...] et qui Xenocratem Polemo et Crantor, nihil ab Aristotele, qui una audierat Platonem, magno opere dissensit " (ancora assieme a Senocrate e Aristotele, in qualità di " veteres... Platonis auditores ", S. è ricordato in Fin. IV II 3; v. inoltre V ...
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academico
Giorgio Stabile
Aggettivo usato da D. nel senso tecnico di " proprio della filosofia accademica " (cfr. il latino academicus), in Cv IV VI 15, ove afferma che Aristotele e Senocrate questo [...] fine [dell'operare umano] conoscendo per lo modo socratico quasi e academico, limaro e a perfezione la filosofia morale redussero, alludendo al tirocinio platonico di Aristotele nell'Accademia e al suo ...
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