di. - Appartennero a questa famiglia: nel sec. 14° la beata Dorotea; nel sec. 15° sec. Giacomo, primo segretario di stato dei duchi Savoia; nel sec. 16° Pietro, cardinale e nunzio in Spagna, e Antonio, uomo politico e liberatore d'Ivrea dall'assedio dei Francesi; nel sec. 19° Luigi, stimato geologo, e il fratello Giuseppe, enologo di notevole fama ...
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Lambertini, Arnaldo. – Tenente colonnello di artiglieria italiano (Imola 1864 - ivi 1944). Coniugato con la nobile piemontese Delfina di Rovasenda (da cui ebbe Gastone, medico, dal 1936 docente di Anatomia [...] umana presso l'Università di Siena), ha fornito un contributo sostanziale nella Prima guerra mondiale, essendo tra i fondatori del corpo speciale di artiglieria dei Bombardieri del Re, del cui Deposito ...
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Nacque a Cuneo il 27 febbr. 1902 da Arnaldo, colonnello di artiglieria, e dalla nobile piemontese Delfina di Rovasenda (o Roasenda). Conclusi gli studi secondari, si iscrisse alla facoltà di medicina e [...] chirurgia dell'Università di Bologna ove dal secondo anno di corso, nel 1920, cominciò a frequentare come allievo interno l'istituto di istologia e fisiologia generale diretto da A. Ruffini: sotto la guida ...
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Disciplina che descrive, dal punto di vista della morfologia esterna, i differenti vitigni e li classifica secondo determinati criteri sistematici. I caratteri diagnostici più importanti (che si raccolgono [...] tomentosità, dentatura, nervatura ecc.) e dei grappoli (grandezza, forma, compattezza; colore, grandezza e sapore degli acini; epoca di maturazione). Tra i sistemi di classificazione italiani sono da ricordare quelli di G. di Rovasenda e di G. Molon. ...
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MENDOLA, Antonio
Giovanni Dalmasso
Nato a Favara (Girgenti) il 17 dicembre 1827, morto ivi il 22 febbraio 1908. Discendente da un'antica famiglia patrizia, si dedicò allo studio della natura e all'esercizio [...] conte A. P. Odart. La collezione Mendola rivaleggiò per ricchezza e razionalità con quella celeberrima del conte G. di Rovasenda. Il primo catalogo di quella collezione fu dal Mendola pubblicato nel 1868 come appendice al periodico Il coltivatore di ...
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FUSI, Valdo
Eugenio Bosco
Nacque a Pavia il 9 maggio 1911 da Cesare e da Teresa Zaccagnini, in una famiglia di commercianti della piccola borghesia, e ivi frequentò il liceo "U. Foscolo". Nel 1924 s'iscrisse [...] , tra gli altri, G. Quarello (che ne fu il primo direttore), I.M. Sacco, G. Rapelli, G. Brusasca, padre E. di Rovasenda, C. Trabucco, A. Sabatini, N. Badano, G. Sibille, A. Ferrari Toniolo, don P. Mazzolari, U. Tupini, G. Cappi, A. Piccioni, A ...
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VERCELLI (Οὐερκέλλαι, Βερκέλλαι, Vercellum, Vergellae)
C. Carducci
La città moderna del Piemonte, situata sulla destra della Sesia, occupa il luogo dell'antica.
Non è ben chiara l'origine del nome della [...] dei Campi Raudi nel 101 a. C. Tale località è stata, da qualche storico, identificata nel territorio tra Rovasenda e Gattinara nelle immediate vicinanze di Vercelli. Il dominio dei Galli Salii è documentato anche dal ritrovamento di tesoretti ...
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. Sotto questo nome sono conosciuti diversi vitigni, aventi tutti alcuni caratteri comuni, e, fra gli altri, quello di essere delle ottime uve da tavola. Il più noto e diffuso in tutti gli stati viticoli [...] , Early white.
Fra le altre varietà di Chasselas (che, secondo alcuni ampelografi e vivaisti, sarebbero numerosissime, mentre il nostro Rovasenda ritiene che, in realtà, esse non siano più di una dozzina, e che per il resto si tratterebbe di sinonimi ...
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VITE (lat. vitis; fr. vigne; sp. vid; ted. Winstock; ingl. vine)
Giovanni DALMASSO
Per vite, senz'alcun aggettivo, comunemente s'intende la vite europea o nostrana. Botanicamente, si tratta della specie [...] scienziati e di tecnici, e l'Italia ne può vantare una schiera bene agguerrita. Dagli Ottavi (Giuseppe Antonio, Ottavio ed Edoardo) a G. di Rovasenda, e ad A. Mendola; da G. B. Cerletti ad A. Carpené ed E. Pollacci; da D. Cavazza ad A. Ruggeri e a F ...
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