Duca di Brescia (n. 606 - m. 652), al potere dal 636, rafforzò l'autorità regia contro le spinte separatiste e ampliò le conquiste sui territori bizantini. Il suo Editto del 643 (ispirato alle tradizioni longobarde e al diritto romano, e che fu la base per l'Edictum regum Longobardorum) garantì per iscritto l'assetto politico, sociale e patrimoniale del regno.
Vita e opere
Della stirpe degli Harodi, ...
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Pittore (Verona 1707 - Pietroburgo 1762). Allievo di A. Balestra, di F. Trevisani e di F. Solimena; lavorò a Verona, poi a Vienna, Dresda e Pietroburgo, dove si stabilì nel 1756. Noto ritrattista (Elisabetta di Sassonia, Budapest, Magyar Nemetzi Galéria; Abate, San Pietroburgo, Ermitage), eseguì anche soggetti religiosi (S. Francesco Borgia, Verona, museo di Castelvecchio) e dipinti di genere ...
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ROTARI, Pietro Antonio
Paolo Delorenzi
– Figlio di Sebastiano (1667-1742), medico fisico di discreta fama, rinomato anche per i suoi interessi naturalistici, e di Anna Fracassi, nacque a Verona il 30 [...] antiche. Museo di Castelvecchio, Verona, a cura di G. Dillon - S. Marinelli - G. Marini, Milano 1985, pp. 86-91; A. Cartolari, I Rotàri, in Avesa 2 e la sua valle, a cura di G. Peroni - B. Polverigiani, Verona 1987, pp. 579-601; M. Polazzo, Pietro ...
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Duca longobardo (inizî sec. 8º), difese insieme ad Ausprando i diritti dell'erede del regno longobardo, il fanciullo Liutperto, contro il duca di Torino Ragimperto, e poi contro il figlio di questo, Ariperto; sconfitto, fu esiliato a Torino e poi ucciso ...
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Figlio di Rotari, cui successe (652) ancora in giovane età, regnò per sei mesi. Ariano, morì assassinato da un sicario del partito cattolico, che pose sul trono Ariperto, nipote della regina Teodolinda. ...
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Secondo l’editto di Rotari (643), lo straniero che, avendo ottenuto la protezione regia, acquistava una limitata capacità giuridica: viveva secondo la legge longobarda o, con il permesso del re, secondo [...] la propria legge e poteva lasciare eredità solo ai figli legittimi ...
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guidrigildo
Nel diritto longobardo testimoniato dall’Editto di Rotari (643), la somma che i colpevoli di ferimento o di omicidio erano tenuti a versare quale compensazione alla parte lesa. Il g. cambiava [...] a seconda della gravità della ferita e dello status sociale della vittima ...
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ANSOALDO
Francesco Corvino
Notaio appartenente alla cancelleria del re longobardo Rotari (636-652), visse a Pavia, allora capitale del Regno. Ebbe dal sovrano l'incarico di stendere (ma non di compilare) [...] il 22 nov. 643, che raccoglieva in un corpo le costumanze, o leggi non scritte, della nazione longobarda. Il re Rotari, allo scopo di evitare interpretazioni equivoche delle leggi per errori di trascrizione del testo, stabilì che nessuna copia dell ...
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RODOALDO, re dei Longobardi
Marco Stoffella
RODOALDO, re dei Longobardi. – Figlio di Rotari, duca di Brescia e re dei Longobardi (636-652), e della regina Gundeperga (601 circa - post 652), nacque in [...] oppositori. Gundeperga diede dunque continuità dinastica al proprio gruppo cognatizio; garantì l’accesso alla dignità regia a Arioaldo e a Rotari, assicurò il trono al giovane figlio Rodoaldo.
Non è chiaro se la sua morte debba essere riferita a un ...
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rotariano
agg. e s. m. (f. -a). – Del Rotary Club (v. rotary): un convegno r.; come sost., socio, membro del Rotary Club: un r., una r., una riunione di rotariani.
comacino
(raro o ant. comàcino) agg. [dal nome della città di Como; ma nel sign. 2, l’etimologia è discussa]. – 1. Del territorio di Como, comasco. 2. Maestri c., denominazione di numerose maestranze di costruttori e scalpellini che nell’alto...