sembiante (sost.)
Alessandro Niccoli
Vocabolo proprio della tradizione lirica provenzaleggiante e stilnovistica; ricorre in tutte le opere di D., compresi il Fiore e il Detto; è usato al singolare e [...] al plurale senza sostanziali differenze semantiche.
È però più frequente al plurale quando ricorre in prosa (quattro esempi contro uno del singolare, tutti nel Convivio) o quando, in poesia, cade in rima: ...
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certano
Bruna Cordati Martinelli
. Questo aggettivo appare soltanto nel Fiore, mentre l'avverbio ‛ certanamente ' (v.) è presente in Rime e Fiore; . e questo rilievo è conforme al carattere provenzaleggiante [...] e francesizzante del lessico del poemetto. Il significato del termine equivale a quello di ‛ certo ' (v.); cfr. VII 10 di ciò ched i' credea aver per certano; IX 12 ché sie certano (" sta certo "); XXII ...
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Poeta (n. intorno al 1235 - m. Firenze 1294), figlio di Viva di Michele. Intorno al 1265 entrò nei "Milites Beatae Virginis Mariae" (i cosiddetti frati gaudenti), opponendosi alla mondanità di essi. È [...] la figura più rappresentativa del momento di trapasso tra la poesia siciliana provenzaleggiante e lo stil novo iniziato da G. Guinizzelli, e anzi il caposcuola della generazione anteriore a Dante nell'ambito della quale esercitò una vera e propria ...
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sdonneare
Bruno Basile
Solo in Vn XII 14 36 E dì a colui ch'è d'ogni pietà chiave [Amore], / avante che sdonnei, / che le saprà contar mia ragion bona, ove il termine vale " lasciare il corteggiamento [...] di madonna ", ed è voce del linguaggio cortese esemplata su ‛ donneare ' (v.) con gusto linguistico provenzaleggiante.
Il termine, rarissimo (forse di conio dantesco), trova un'imitazione deformata e memoriale nel Boccaccio dell'Amorosa visione (L 66 ...
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Scultore e architetto pisano (sec. 12º). Modellò imposte bronzee per la porta maggiore del duomo di Pisa (1180, distrutta nel 1595), per il duomo di Monreale (1185) e per la porta di S. Ranieri (Pisa, [...] con immediatezza, tendendo a sommarî effetti pittorici, interpretando in modo personale motivi della tradizione bizantina e della cultura provenzaleggiante diffusasi a Pisa nel sec. 12º. Gli è attribuito il progetto del campanile del duomo pisano. ...
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vago
Alessandro Niccoli
Il vocabolo, praticamente presente solo nelle Rime e nella Commedia, e con maggior frequenza nelle ultime due cantiche del poema, già per questo rivela una tonalità espressiva [...] quanto, come ha dimostrato Angela Castellano, v. è parola sconosciuta alla lirica siciliana e scarsamente attestata nella rimeria provenzaleggiante toscana e negli stilnovisti.
La Castellano ha ben chiarito come la diffusione di v. nell'italiano due ...
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FOIXÀ, Jofre de
Mario Casella
Trovatore catalano di nobile famiglia, nato a Foixà (Gerona) ed educato a Barcellona presso i francescani, di cui vestì l'abito prima del 1267, passando più tardi (1275) [...] delle Razos di Raimon Vidal, sono Les regles de trobar (in Romania, IX, 1880): grammatica e metrica in un catalano provenzaleggiante, scritta dietro invito di Giacomo re di Sicilia (1286-91).
Bibl.: Ll. Nicolau d'Olwer, Notes sobre les Regles de ...
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La gran virtù d'Amore e 'l bel piacire
Vincenzo Pernicone
. Sonetto (Rime dubbie XVIII; schema abba abba; cdc dcd) la cui paternità dantesca - affermata dalla rubrica dell'unico codice della tradizione, [...] una bella donna, cui il poeta si offre per servitore; professione esposta in termini topici (e anche banalizzati) di tanta lirica provenzaleggiante e siciliana. Da segnalare le due rime siciliane piacire e parire (vv. 1 e 5) e i provenzalismi valenza ...
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GUINIZELLI (Guinizzelli), Guido
Mario Casella
Poeta, nacque a Bologna tra il 1230 e il 1240 dal giudice Guinizello di Magnano e fu giudice (1268) egli stesso. Come tutta la sua famiglia seguì la fazione [...] di quella poesia "dolce e nuova" che, fuori dall'astratto e generico contenuto della lirica idealistica siciliana provenzaleggiante, seppe cogliere con immediatezza espressiva l'essenza della passione amorosa nei momenti in cui internamente trepida e ...
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Tre pensier aggio onde mi vien pensare
Eugenio Ragni
Sonetto (Rime dubbie XX; schema abab abab; cdc dcd) col quale si apre una piccola tenzone su argomento d'amore tra Chiaro Davanzati (che compone [...] è il Maianese, per altri (Palmieri, Pézard) l'Alighieri.
Nel sonetto - il cui " stile è, senza soffio d'originalità, provenzaleggiante e cortese " (Contini) - l'autore chiede a Chiaro consiglio su Tre pensieri, ciascuno dei quali gli dà penare e che ...
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provenzaleggiare
v. intr. [der. di provenzale] (io provenzaléggio, ecc.; aus. avere). – Imitare i provenzali, e, in partic., imitare i modi della letteratura provenzale. ◆ Part. pres. provenzaleggiante, usato soprattutto come agg.; i poeti...