Religione
Secondo il Codex iuris canonici, luogo destinato, su licenza dell’Ordinario, al culto divino in favore di una comunità o di un gruppo di fedeli e al quale possono accedere anche altri fedeli [...] V nel 1617. S. Filippo non ebbe l’idea di creare un nuovo ordine, ma solo di provvedere ai bisogni del suo oratorio. Tuttavia, già quando era ancora vivo, sorsero molte case dell’O. costituite come la fondazione originaria, ma autonome. Solo nel 1942 ...
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ORATORIO
Luigi Ronga
. Musica. - Le moderne ricerche storiche hanno messo in luce che l'oratorio musicale non fu, come prima si credeva comunemente, "una continuazione e degenerazione diretta della [...] stessa; e l'arte del Händel può giungere ad effetti musicali d'una concretezza che si vorrebbe quasi dire visiva in oratorî come Debora e Belsazar mentre, in altra tendenza espressiva, può nella Festa di Alessandro, in L'Allegro, il Pensieroso ed il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le vicende dell’oratorio musicale che si sviluppa in Italia nella prima metà del Seicento [...] musicale a Roma: Giacomo Carissimi
È a partire dagli anni Trenta del Seicento che si afferma l’uso del termine Oratorio per designare una composizione sacra, in genere priva di apparato scenico, caratterizzata dalla presenza di due o più personaggi e ...
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Liturgista e teologo dell'Oratorio (Brignoles, Provenza, 1661 - Parigi 1729); prof. di filosofia a Tolone e di teologia a Grenoble, quindi di sacra scrittura e storia ecclesiastica al seminario di Saint-Magloire [...] (1690). La sua opera maggiore, Explication de la Messe (4 voll., 1716-26), fu ristampata più volte ...
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Indirizzo dello stile oratorio ellenistico, in Grecia e in Roma, caratterizzato da frasi spezzettate, ricerca del ritmo della frase, acutezze, concettosità, amore del nuovo e del raro. Sorse dapprima ad [...] parlarono di stile asiano o asiatico con riferimento a chi non seguiva i principi di eleganza e di semplicità che essi consideravano propri degli oratori attici (atticismo). Dei Romani il più illustre rappresentante dell’a. fu Q. Ortensio Ortalo. ...
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Nacque in Firenze il 21 luglio 1515, nel popolo di San Pier Gattolini, da Lucrezia di Mosciano e da ser Francesco Neri notaio, oriundo da famiglia nobile, di mediocre fortuna, passata nel sec. XV da Castelfranco [...] Pensò F. più volte di recarsi a visitare quei suoi figliuoli; ma nel fatto non si mosse mai da Roma, lieto che l'oratorio di Napoli venisse retto con tanto spirito e prudenza dal Tarugi, il primo e più diletto dei suoi discepoli.
Intanto, mentre nell ...
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Pittore, forse vicentino (sec. 14º). Nell'oratorio di S. Giorgio a Padova la firma dell'artista pare si leggesse sotto i Funerali di s. Lucia, opera vivace e fantasiosa, di un denso colorismo, databile [...] circa il 1380-85 (tuttavia attribuita anche ad Altichiero). All'A. si assegnano, nello stesso oratorio, altri affreschi delle storie di s. Lucia e di s. Giorgio. ...
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Oratoriano (Parigi 1665 - ivi 1721); bibliotecario dell'Oratorio di St.-Honoré, ha lasciato importanti lavori bibliografici, come la Bibliotheca sacra (1702; 2a ed. 1709), indice delle edizioni, versioni [...] e principali manoscritti della Bibbia; il Discours historique sur les principales éditions des Bibles polyglottes (1713); e la Bibliothèque historique de la France (ed. definitiva, postuma, 1768-78) ...
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Erudito (n. Venezia 1709 - m. 1780). Prete dell'oratorio, pubblicò, fra l'altro, una Bibliotheca graeco-latina veterum patrum (1765-81) che in 14 volumi contiene gli scritti di 380 autori cristiani dei [...] primi sette secoli ...
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Predicatore (Hyères 1663 - Clermont 1742), della congregazione dell'Oratorio. Insegnò nei collegi di Pésenas e di Montbrison e diresse il seminario diocesano di St.-Magloire, a Parigi. Ebbe fama di predicatore [...] eloquente, di spirito aperto alla sensibilità letteraria; il suo stile, pur non giungendo alla concisa elevatezza di un Bossuet e di un Bourdaloue, richiama alla mente il modello di Fénelon e di Racine. ...
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oratorio1
oratòrio1 agg. [dal lat. oratorius, der. di orator -oris «oratore»]. – 1. a. Che concerne l’oratore o le orazioni (nel sign. classico di questa parola, cioè i pubblici discorsi): stile o.; declamazione o.; l’arte o. (o, assol., l’oratoria);...
oratorio2
oratòrio2 s. m. [dal lat. tardo (eccles.) oratorium, der. di orare «pregare»]. – 1. Luogo sacro destinato al culto, talvolta riservato solo a determinate persone della famiglia o della comunità per la quale è stato costruito, in...