NIMIS (A. T., 24-25-26)
Arrigo LORENZI
Paese del Friuli in provincia di Udine, situato a monte dell'area in cui le valli dei torrenti Torre, Cornappo e Lagna s'incontrano e sboccano nel lembo di pianura [...] del Cornappo, in posizione protetta dalle piene degli altri due e quasi tutte sulla destra del torrente. Per tale situazione, Nimis è in grado di approfittare di cinque vie naturali: le valli dei torrenti Torre, Cornappo e Lagna, delle quali domina ...
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Vino DOCG prodotto nei comuni di Nimis e Tarcento, in provincia di Udine. Il colore è giallo e il sapore dolce e vellutato. Ha una gradazione alcolica minima di 14°. ...
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Opere d'arte e di storia: ecosistemi minacciati
Pier Luigi Nimis
(Dipartimento di Biologia, Università di Trieste, Trieste, Italia)
L'Italia è il più ricco paese al mondo in monumenti in pietra, libri, [...] (chiaro): le parti scure sono colonizzate da licheni di colore chiaro, quelle chiare da licheni arancioni o di colore scuro (Nimis e Monte, 1988). Il risultato cromatico è un po' bizzarro, magari non sgradevole, ma certo poco congruente con i piani ...
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Famiglia udinese originaria della Carnia, investita nei secc. 15º-17º di feudo (Saciletto), di nobiltà cittadina, di titolo comitale (conti di Nimis), tuttora esistente. Daniele (1588-1616), militare e [...] matematico, fu corrispondente di Galileo, come il fratello Alfonso (1584-1657), fondatore dell'Accademia udinese degli Sventati (1606); Rambaldo (1775-1863) fu podestà di Udine sotto Napoleone, appartenne ...
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. Famiglia udinese originaria dalla Carnia, successivamente investita nei secoli XV-XVII di feudo (Saciletto), di nobiltà cittadina, di titolo comitale (conti di Nimis), estinta nel 1917, la quale ha dato [...] alla capitale del Friuli i suoi palazzi più belli, e alla storia, anche letteraria, alcuni uomini insigni, specie nei secoli XVII e XIX. Degni di particolare ricordo, nel Seicento, i fratelli Daniele ed ...
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travolgere
Andrea Battistini
La voce compare, ripetuta a breve distanza, per descrivere la pena degl'indovini; in If XX 11 mirabilmente apparve esser travolto / ciascun tra 'l mento e 'l principio del [...] casso, significa " distorto ", " stravolto "; bene il Serravalle, che ne spiega il contrapasso: " Habent faciem retro: quia voluerunt nimis ultra de futuris videre ". Al v. 17 Forse per forza già di parlasia / si travolse così alcun del tutto, D. ...
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malizioso
Antonietta Bufano
Malizioso... troppo si definisce Ciampolo di Navarra (If XXII 110), riprendendo l'Odi malizia di Cagnazzo: " ma non però in quel senso che Cagnazzo intendeva di astuto e [...] ; così prima l'Ottimo, e altri; v. Malizia). Ma Benvenuto intende che Ciampolo parli " ironice, quasi dicat: ‛ sum nimis simplex et fatuus, ecce stultam malitiam meam ' ", e analogamente il Vellutello: " Volendo inferire che se egli fosse stato ...
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oso [cfr. Parodi, Lingua 260]
Aggettivo, dal latino ausus (participio passato di audeo), usato sempre come predicativo, due volte nel Convivio e tre nella Commedia (in rima). Ha funzione verbale nella [...] Camino fosse vile uomo?, XIV 12; così anche Pg XI 126 cotal moneta rende / a sodisfar chi è di là troppo oso, " nimis audax " (Benvenuto; il Buti precisa: " cioè, troppo superbo "), e XX 149 né per la fretta dimandare er'oso, " ardito " (Scartazzini ...
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CORTENOVIS, Mario
Cristina Donazzolo Cristante
Nacque a Bergamo nel 1735 da nobile famiglia e come tutti i suoi fratelli, tra cui l'archeologo, numismatico e agronomo Angelo Maria, intraprese la carriera [...] S. Stefano e la cappella posta a conclusione della navata meridionale nella chiesa dei SS. Martiri Gervasio e Protasio a Nimis, la chiesa di Ampezzo e la chiesa di Montereale Valcellina.
Il coro della basilica delle Grazie fu ricostruito con "nitida ...
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ne quid nimis
– Traduzione latina del motto greco μηδὲν ἄγαν «niente di troppo», scolpito, secondo la tradizione, nel tempio di Apollo in Delfi e attribuito al dio stesso o a varî sapienti dell’antichità; si ripete talvolta come invito a evitare...
nimio
nìmio agg. [dal lat. nimius, der. dell’avv. nimis «troppo»], letter. raro. – Eccessivo (e, riferito all’esposizione verbale, prolisso): se io sono stato n. nel raccontare, la cagione n’è stata l’essere stato troppo fecondo nel fare (Alfieri).