facèzia Motto arguto, frase spiritosa. Già nell'antichità si raccolsero f. come quelle di Cicerone; f. si ritrovano poi nella novellistica neolatina. Alle f. G. Boccaccio dedicò la 6a giornata del Decameron; [...] nel Quattrocento umanisti come P. Bracciolini e A. Poliziano raccolsero e inventarono f.; nel Cortegiano B. Castiglione costruì una teoria esemplificata della f. quale arte fondamentale per l'uomo di società. ...
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Fondatore della psicanalisi (Freiberg, Moravia, 1856 - Londra 1939). Le sue teorie hanno avuto un enorme impatto su tutti i settori della cultura (psicologia dell'arte, della religione ecc.) e hanno influito [...] a occupare il centro della scena psichica, ponendosi come oggetto primario d'amore e serbatoio della libido. Anche il Mottodispirito e gli scritti estetici o biografici - la Gradiva, il Leonardo, il Mosè - avevano una virtuale carica innovativa ...
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La cultura degli anni Settanta del 20° sec. ha prestato una particolare attenzione alle teorie del c. e del riso, facendo circolare in modo nuovo alcuni 'classici' del Novecento, rimasti relativamente [...] , della parodia, del grottesco, del falsetto, della caricatura, del mottodispirito, del nonsense, della satira, della farsa, della beffa, mentre sono stati variamente studiati gli ambiti di esperienza toccati dal c., dal rapporto servo/padrone alle ...
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Originariamente significava "modo di passare il tempo", quindi "trattenimento, conversazione": da questo significato facilmente la parola passò ad indicare in particolare quelle conversazioni, quei discorsi [...] tono e il carattere nella vivacità dell'espressione, nella tinta umoristica, spesso scurrile, che la colora e che col mottodispirito combatte il sofisma dell'avversario e rende meno dura anche una verità amara. S'introducono contrasti, interruzioni ...
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Storico romano del I secolo d. C., autore, sotto il titolo di Annales, di una storia delle guerre civili, sino ai tempi di Augusto. L'approvazione del maggior interessato non valse a salvarlo in un processo [...] intentatogli nel 25, a istigazione di Seiano, offeso da un mottodispirito, per aver lodato Bruto e detto Cassio l'ultimo dei Romani. L'opera fu condannata alle fiamme e l'autore spinto al suicidio. Alcune copie degli Annali furono salvate per ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] usata come mottodi riconoscimento degli iniziati, esso assume significati diversi: quelli di un’allusione o di un’espressione la Chiesa greca sulla questione della processione dello Spirito Santo. Ha avuto uso limitato nelle liturgie occidentali ...
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UMORISMO
Mario PRAZ
Il concetto d'umorismo è dei meno agevoli a definire, per la qualità d' "incognito e indistinto" che ne forma precipua caratteristica. Ricorrendo al massimo dizionario inglese, il [...] ha tutta l'individualità del pensiero poetico, sia un motto tagliente che ha tutta la crudeltà del gioco d'ingegno " delineato. con suprema maestria), fiorisce quella forma mista dispirito e di sentimento che è l'umorismo con l'accento assai spesso ...
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Sesso
Sheldon J. Segal
Kurt Loewit
Vincenzo Cappelletti
di Sheldon J. Segal, Kurt Loewit, Vincenzo Cappelletti
SESSO
Biologia del sesso, di Sheldon J. Segal
Sessualità umana, di Kurt Loewit
Sessualità: [...] Nel 1905, anno delle Abhandlungen nonché dei lavori sul caso clinico di Dora e sul mottodispirito, Freud sta per uscire dall'isolamento viennese attraverso l'incontro con Jung e la scuola di Bleuler. Vicino ai cinquant'anni, è nato nel 1856, mostra ...
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Romanzo
Philippe Hamon
Jean-Pierre Morel
di Philippe Hamon, Jean-Pierre Morel
Romanzo
sommario: 1. Introduzione: racconto fantastico, letteratura, romanzo. 2. Il romanzo come enunciato. a) Il romanzo [...] , a un terzo (ascoltatore, testimone, giudice) - sia stato accostato a certe nozioni della psicanalisi (il ‛romanzo familiare', il mottodispirito). Perciò la compartecipazione al sapere, il modo in cui circola, è ostentato, o il modo in cui viene ...
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Le stagioni della fiaba, le regioni del racconto
Fabio Mugnaini
«C’era una volta...»: racconto, storia letteraria e industria culturale
Secondo Max Müller (1823-1900), indologo e fondatore della scuola [...] perché mostra come fosse ricco il repertorio non fiabistico circolante oralmente, alimentato da lapsus linguistici, gaffe e mottidispirito derivanti dalla dinamica sociale, che nel vissuto quotidiano coinvolge e travolge i ruoli e le figure delle ...
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motto
mòtto s. m. [lat. *mottum, in glosse muttum, affine a mutire o muttire «parlare in tono basso, mormorare» (cfr. anche il fr. mot «parola», che ha lo stesso etimo)]. – 1. a. Breve frase di tono generalm. arguto e spiritoso, o anche pungente...
spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente del lat. spiritus); nel sign. 7 di «alcole»...