Buddhismo tibetano, così denominato dall’appellativo lama «maestro», con cui sono chiamati in Tibet i monaci, in quanto maestri spirituali.
La penetrazione del buddhismo nel Tibet risale all’8° sec. d.C. Il l. discende per la dottrina dalla scuola del Māhayāna, ma nella pratica rivela connessioni con riti e credenze della primitiva religione tibetana dei bon po. Grande importanza ha la mistica, insieme ...
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Mongolia, Repubblica di
Stato interno dell’Asia centrorientale. Il territorio dell’attuale Stato mongolo divenne indipendente nel 1911, dopo oltre due secoli di dominazione cinese, con la proclamazione [...] PPM divenne il Partito rivoluzionario popolare mongolo (PRPM). La struttura sociale di tipo feudale, dominata dalla Chiesa lamaista, persistette fino al 1928, quando il governo adottò un piano di radicale collettivizzazione dell’agricoltura e della ...
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tummo Nome tibetano del «calore interiore» suscitato da eremiti e asceti e, per estensione, della tecnica con cui viene prodotto. L’asceta, mediante tecniche hathayoga di controllo del respiro e di visualizzazione [...] del fuoco, realizza un’esperienza interiore di combustione totale. Il t. è la prima delle sei leggi di Nāropa, fondamento dottrinario della scuola lamaista dei bkah rgyud pa «quelli della tradizione orale». ...
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Maestro supremo del buddhismo tibetano. Il titolo, che letteralmente significa «maestro (lama) del mare universale», fu conferito per la prima volta nel 1577 a Sodnam Djamts’o, terzo successore tibetano [...] nel corso di una visita del lama di Lhasa in Mongolia, che assicurò definitivamente i Mongoli al buddhismo lamaista. Secondo il sistema ereditario detto (con voce mongola) khubilganico, basato sull’incarnazione costante di divinità nella dinastia di ...
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zungari
Popolazione mongola occidentale (in mongolo classico je’un-yar, «mano sinistra»). Nel 15° sec. gli z. facevano parte, col nome di coros, della confederazione degli oirati. Dissoltasi la confederazione, [...] e, più tardi, di zungari. Dopo il 1630 costituirono un forte Stato a economia pastorale e seminomade, di religione lamaista. Sotto Galdan (1676-97) divennero una delle grandi potenze dell’Asia; padroni anche del Turkestan orientale, disputarono per ...
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Altan Khan
Capo militare mongolo (n. 1507-m. 1583). Prese parte attiva alla restaurazione della potenza gengizkhanide operata da Dayan Khan, guidando alcune delle campagne contro gli oirati e attaccando [...] a minacciare Pechino (1550) e costringendo i Ming a trattati di pace non favorevoli. Nel 1576 si convertì al buddhismo lamaista e nel 1578, quando fu costituita ufficialmente la Chiesa mongola, conferì al gran lama (3° della Chiesa Gialla) Sodnam ...
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Mongolia
Guido Barbina
Martina Teodoli
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(XXIII, p. 667; App. I, p. 872; II, ii, p. 344; III, ii, p. 152; IV, ii, p. 500; V, iii, p. 538)
Popolazione e condizioni economiche
di Guido Barbina
La capitale, [...] ) è quella ufficiale dello Stato; nelle province sud-occidentali si parlano anche lingue kazake. La religione, il buddhismo lamaista, fortemente osteggiata fino agli anni Ottanta, è di nuovo molto praticata. Nel 1997 un lungo periodo di siccità ha ...
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Stato interno dell’Asia centro-orientale, confinante a N con la Federazione Russa e per il resto con la Cina. Corrisponde a circa il 60% della regione fisica e storica omonima, di cui occupa la parte mediana [...] ovest di Ulaanbaatar.
La lingua ufficiale è il mongolo, parlato dalla quasi totalità degli abitanti. La popolazione è di religione lamaista, con una modesta minoranza islamica.
Fino al 1990, l’economia della M. fu sorretta da una politica di stretta ...
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(ingl. Dzungaria, russo Džungarija) Regione dell’Asia centrale, in gran parte costituente la sezione settentrionale della provincia cinese del Xinjiang Uygur, formata da un altopiano limitato a S dai [...] più tardi, di Zungari. Dopo il 1630 costituirono un forte Stato a economia pastorale e semi-nomade, di religione lamaista. Sotto Galdan (1676-97) divennero una delle grandi potenze dell’Asia; padroni anche del Turkestan orientale, disputarono per un ...
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FRANCESCO ORAZIO della Penna (al secolo Luzio Olivieri)
Elena De Rossi Filibek
Nacque a Pennabilli, nel Montefeltro, nel novembre del 1680, ultimo figlio del conte Orazio Olivieri e di una Francesca [...] successivo.
Insieme con il gesuita Ippolito Desideri, a Lhasa dal 18 marzo precedente, intraprese lo studio della lingua tibetana nel monastero lamaista di Se-ra, situato a circa 4 km a nord di Lhasa. Egli fu tra i suoi confratelli cappuccini l'unico ...
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