Filosofo francese (Chazelet, Indre, 1860 - Parigi 1932). Si occupò soprattutto del problema etico-religioso. Il suo "dogmatismo morale" è esposto particolarmente negli Essais de philosophie religieuse (1903); in Le réalisme chrétien et l'idéalisme grec (1905) e nelle Annales de philosophie chrétienne, che, succedendo a Ch. Denis, egli diresse dal 1905 al 1913. Quando le opere e la collezione delle ...
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Le eredita/2: i postumi della crisi modernista [1914-1958]
Giacomo Losito
Permanenze e discontinuità
Un pontificato di guerra e di mediazione (1914-1922)
Il ristabilimento della pace fra gli uomini [...] nel 1930 si sarebbe laureato a Napoli con Antonio Aliotta e Adolfo Omodeo, proprio con una tesi in filosofia su Laberthonnière, riportando la lode60. Insieme, poi, a una traduzione pirata de L’Action di Blondel, nel 1921 Ernesto Codignola propose una ...
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Gentile e la ‘filosofia della libertà’
Renzo Ragghianti
Nel dicembre del 1943 l’editore Vallecchi di Firenze commissionava al giovane Eugenio Garin una Storia della filosofia che potesse «giovare per [...] » (La rinascita, cit., poi in Saggi critici, serie I, 1921, p. 9).
Ma è in special modo con l’articolo su Laberthonnière – una lunga recensione agli Essais de philosophie religieuse (1903; trad. it. 1907) e a Le réalisme chrétien et l’idéalisme grec ...
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Il modernismo e la sua repressione
Giacomo Losito
Introduzione
Il modernismo religioso1 d’inizio Novecento e il suo inseparabile nemico giurato, l’antimodernismo, hanno alimentato un’estesa produzione [...] nichilismo alla sfida della sostenibilità nel mondo civile, a cura di G. Limone, Milano 2008, pp. 397-413; Id., Lucien Laberthonnière, le “Annales de philosophie chrétienne” e l’enciclica Pascendi, in La condanna del modernismo, cit., pp. 137-174.
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CILENTO, Vincenzo
Giovanni Pugliese Carratelli
Nato il 1° dic. 1903 a Stigliano (Matera) da Giuseppe e Filomena Cavaliere, compì gli studi classici a Firenze, nel collegio "Alla Querce" retto dai padri [...] intellettuale del C., in coerenza con la sua profonda religiosità; e si intende come meditazioni sulla dottrina del Laberthonnière, affermante l'intrinsecità della fede, abbiano diretto l'interesse dello studioso verso il platonismo e i neoplatonici ...
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Filosofo, nato a Torino il 20 giugno 1900, morto a Roma il 10 marzo 1977. Fu incaricato di filosofia della religione all'Università di Roma, inoltre fu direttore dell'Istituto di studi filosofici e dell'Archivio [...] , negli ultimi scritti, il problema della demitizzazione.
Tra le sue opere: Filosofia della vita (1924); Laberthonnière (1927); Filosofia e apologetica (1929); Idealismo e solipsismo (1933); Introduzione alla vita delle parole (1938, pseudonimo ...
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Nome di movimenti religiosi, artistici e letterari sviluppatisi tra la fine del 19° e gli inizi del 20° sec. in relazione alla tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi ecc., che si volevano [...] del 19° e gli inizi del 20° secolo. Esponenti rappresentativi ne furono A. Loisy, G. Tyrrell, E. Buonaiuti. L. Laberthonnière, É. Le Roy. Nel Programma dei modernisti (1908) essi proclamarono di voler «adattare» la religione cattolica a «tutte le ...
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PEDAGOGIA
Ernesto Codignola
(gr. παιδαγωγία).
La pedagogia greca. - La riflessione scientifica sul problema dell'educazione si sveglia in Grecia coi sofisti, con i quali s'inizia propriamente il pensiero [...] cattolici contemporanei, che si ricollegano al movimento del modernismo, e in particolar modo da M. Blondel e da L. Laberthonnière.
Da Kant e Pestalozzi prende pure le mosse, per discostarsene però sempre più decisamente, Herbart, che fu considerato ...
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BOINE, Giovanni
Mario Costanzo
Nato a Finale Marina (Savona) il 2 sett. 1887 da Giovanni Battista e da Irene Benza, trascorse l'infanzia a Dolcedo, frequentando a Genova il liceo e il liceo musicale. [...] alla Vida de D. Quijote y Sancho di Miguel de Unamuno. Ma già nella scelta delle citazioni (il Leonardo, Kierkegaard, Laberthonnière, S. Teresa, S. Francesco di Sales) e nello scrupolo con cui documenta i suoi giudizi dimostra il fervore con cui ...
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Nel suo significato più generale – come attività od operazione posta in essere da un determinato soggetto – l’a. corrisponde al fare (ποιεῖν) aristotelico, che il filosofo greco contrappone al subire, [...] di tutti i giorni – che genera una tensione verso la sfera della trascendenza che apre la via alla fede. In Laberthonnière una concezione analoga produce la classica dicotomia fra intellettualismo greco, che considera Dio come un «motore immobile», e ...
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