LIGETI, György
Leonardo Pinzauti
Compositore ungherese, nato a Dicsośzentmárton (Transilvania) il 28 giugno 1923. Dopo aver studiato a Budapest con F. Farkas e S. Veress (1945-48), si occupò attivamente [...] del folclore romeno, e dal 1950 fu insegnante alla scuola superiore di musica. Trasferitosi a Vienna nel 1957, nel 1958 lavorò allo studio di fonologia della West Deutsche Rundfunk di Colonia, dal 1959 ...
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MUSICA (XXIV, p. 124; App. II, 11, p. 372)
Alberto PIRONTI
Il fenomeno musicale più rilevante degli anni seguìti alla fine della seconda guerra mondiale è il sempre crescente affermarsi ed estendersi [...] austriaco Ernst Krenek, i tedeschi Karlheinz Stockhausen e Gottfried Michael Koenig, il belga Henri Pousseur, l'ungherese GyörgyLigeti, lo statunitense John Cage, l'argentino Mauricio Kagel, il giapponese Toshiro Mayuzumi, gli italiani Luciano Berio ...
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MUSICA CONTEMPORANEA.
Francesco Antonioni
– Linee di tendenza della musica contemporanea. Il panorama europeo. Le tendenze musicali statunitensi. Altre esperienze (inglesi ed) europee. La situazione [...] Secondo concerto per pianoforte e orchestra (2012).
Lo spettralismo ha influenzato anche i compositori allievi dell’ungherese GyörgyLigeti (1923-2006). In Schnee (2008), per grande ensemble, il danese Hans Abrahamsen (n. 1952) ricorre alle risorse ...
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OPERA LIRICA.
Andrea Penna
– Trasformazione ed evoluzione dell’opera lirica. L’Italia. Gli altri Paesi europei. Gli Stati Uniti e le altre realtà emergenti. Bibliografia
Trasformazione ed evoluzione [...] di sviluppo grazie a un composito gruppo di compositori come Benjamin Britten, Hans Werner Henze, Michael Tippet, GyörgyLigeti, Leonard Bernstein, Olivier Messiaen, Alfred Schnittke, Gian Carlo Menotti, Mauricio Kagel, Claude Prey, John Harbison ...
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Andrea Frova
Dodecafonia
«Musica est exercitium arithmeticae occultum nescientis se numerare animi» (Gottfried Leibniz)
Stockhausen e la musica del Novecento
di
5 dicembre 2007
Muore a Kurten, in Germania, [...] che hanno attratto l’uomo verso la musica. Conseguenza di questo stato di cose, nelle parole del musicista GyörgyLigeti, è che «questo progetto di appiattimento è irreversibile. Si possono distinguere sintomi di tale tendenza già nelle composizioni ...
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ABBADO, Claudio
Maurizio Giani
Direttore d’orchestra, nacque a Milano il 26 giugno 1933, terzo di quattro figli, da una famiglia di musicisti. Il padre Michelangelo, violinista, fu dal 1925 al 1970 [...] ad autori del Novecento storico (Hindemith, Bartók, la Scuola di Vienna, soprattutto Berg), oltre ai contemporanei (GyörgyLigeti, Franco Donatoni, Luigi Nono, Giacomo Manzoni); abbastanza limitata, per contro, fu agli inizi la sua frequentazione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel jazz europeo dagli anni Sessanta a oggi si possono individuare la presenza e la rielaborazione [...] l’esperienza dell’etichetta ECM, in alcuni casi con sonorità non estranee alle stratificazioni foniche sperimentate da GyörgyLigeti o con un’astrazione dagli stilemi ritmici della tradizione afroamericana a favore di un recupero di modelli arcaici ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le esperienze storiche della musica elettroacustica si sviluppano all’interno di alcune [...] volta la forma momento.
Lo Studio della WDR vedrà la realizzazione di lavori di compositori importanti come GyörgyLigeti (1923-2006), Mauricio Kagel (1931-2008), Koenig (assistente alla realizzazione di molte composizioni), Karel Goeyvaerts (1923 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con l’opera aperta, l’opera d’arte si trasforma da “oggetto” a “processo”. In musica, [...] per nastro magnetico, 1957; Mobile per due pianoforti, 1958) a Roman Haubenstock-Ramati (Mobile for Shakespeare, 1962), da GyörgyLigeti (Volumina per organo, 1961-62) a Mauricio Kagel (Sonant e Transición II, entrambi del 1961). Dalla metà degli ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
All’inizio degli anni Ottanta del Novecento, con la crisi dell’avanguardia, entra in [...] in Luciano Berio (1925-2003) o in Mauricio Kagel (1931-2008), nel ritorno a sintassi più arcaiche in GyörgyLigeti (1923-2006). Ma i tratti della sensibilità “postmoderna” appaiono con evidenza soprattutto nei nuovi compositori non ancora trentenni ...
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