´ Poeta persiano (Giām, Harāh, 1414 - ivi 1492). Il gruppo dei suoi poemi maggiori, dal titolo complessivo di Haft Awrang ("Le sette stelle dell'Orsa"), tratta argomenti canonici della letteratura epicoromanzesca [...] persiana (Giuseppe e Zulaikha, Laila e Maǵnūn, Alessandro Magno), con forte prevalenza dell'elemento mistico e moraleggiante. Opere minori sono il Bahāristān ("Il verziere"), raccolta di racconti e massime ...
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GIĀMĪ, ‛Abd ar-raḥmān ibn Aḥmad
Francesco Gabrieli
Poeta persiano, nato nel territorio di Giām presso Harāh nell'817 èg. (1412 d. C.), morto a Harāh nell'898 (1492).
La sua feconda produzione comprende [...] di temi come quelli di Giuseppe, di Alessandro, di Salamān e Absāl, cari all'epica narrativa e didattica d'Oriente, Giāmī è l'ultimo rappresentante della letteratura persiana classica.
Bibl.: La più ampia trattazione, con saggi del testo e traduzione ...
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Poeta arabo del sec. 7º d. C., celebre per la sua passione per una compagna di tribù, Buthaina, da lui cantata nella sua poesia. Questa è improntata ad alto e casto idealismo, secondo la tradizione dell'amore udhrita. La passione infelice di G. divenne argomento di varie elaborazioni romanzesche nella letteratura araba dotta e popolare ...
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Società di stati arabi indipendenti e sovrani, il cui protocollo definitivo fu firmato al Cairo il 22 marzo 1945: vi aderirono la Siria, il Libano, la Transgiordania, l'‛Irāq, l'Arabia Sa‛ūdiana, l'Egitto, e in un secondo tempo (10 maggio 1945) lo Yemen. Scopo della Società è di "consolidare le relazioni tra gli stati associati, e coordinare la loro condotta politica per conseguire la loro cooperazione ...
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. Propriamente al-Giāmi‛ al-azhar "la moschea splendida", famosa moschea del Cairo, specie di università per gli studî teologici giuridici musulmani. Fu fatta edificare dal famoso generale Giawhar (v.) [...] un anno dopo la sua conquista dell'Egitto per conto dei Fātimidi (v.). e la fondazione del Cairo, e aperta al culto il 1° venerdì del ramadān 361 ègira (21 giugno 972); il nome al-azhar fu scelto come ...
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Poeta persiano (n. Khargird - m. 1521), nipote di Giāmī. Compose un'epopea intitolata Tīmūr-nāme (anche Ẓafar-nāme) in cui celebra la conquista di Tīmūr, e altri due poemi, Leila u Maǵnūn e Haft Manẓar. ...
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Tradizionista musulmano (n. Buchara 810 - m. 870), autore di una famosa raccolta di ḥadīth o tradizioni canoniche, al-Giāmi῾ aṣṣaḥiḥ ("La collezione autentica"), divenuta uno dei "sei libri" canonici presso [...] l'islamismo sunnita ...
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Nome sotto cui è noto lo storico turco ottomano Ahmed Effendi (Salonicco 1638 - Mecca 1702). L'opera sua più nota è un'ampia storia universale (Giāmi' ad-duwal) che giunge sino alla dinastia dei sultani [...] ottomani. L'originale di essa è in arabo, ma più nota è la traduzione turca che ne fece il contemporaneo Aḥmed Nedīm ...
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Favorita (n. 1550 - m. 1605) del sultano Murād III (1574-95); come sultana madre (vālide), esercitò grande influenza sul figlio Maometto III (1595-1603). Diede inizio alla costruzione della moschea di [...] Costantinopoli, presso il ponte di Galata, Yeni Giāmi῾ o Yeni Vālide Giāmi῾, completata sotto il sultano Maometto IV (1648-87). ...
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Zalīkhā (o Zulàikhā) Nome che la leggenda musulmana postcoranica dà alla biblica moglie di Putifarre, innamorata respinta di Giuseppe Ebreo (nel Corano non ha nome proprio). La sua storia appare in numerosi [...] poemi romanzeschi persiani, da Firdūsī (o pseudo-Firdūsī) a Giāmī, assumendo talora colorito e significato mistico. ...
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