Psicologo e pedagogista svizzero (Ginevra 1879 - ivi 1960). Mediatore e interprete delle diverse concezioni che avevano ispirato i movimenti delle "scuole nuove", presentandole in modo unitario mediante il termine "scuola attiva" che mediò da P. Bovet e che ebbe poi larga diffusione, considerò il bambino come essere attivo che ricostruisce le tappe dell'evoluzione dell'umanità e fece coincidere questa ...
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Giurista (Parigi 1639 - Reims 1715). Prof. di diritto a Reims, poi avvocato al parlamento di Parigi. Tradusse in francese le Istituzioni di Giustiniano, e fece un'utile analisi della compilazione giustinianea nell'opera Jurisprudence du Code, du Digeste, des Novelles (1697). Hanno minor valore le opere sul diritto francese ...
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LAFERRIÈRE, Adolphe De la Ferrière, detto
Alberto Manzi
Attore francese, nato ad Alençon nel 1806, morto a Parigi nel 1877.
Studiò canto ed esordì alla Comédie (1820) nei cori dell'Athalie di Racine. [...] In un modesto teatrino fu udito da Frédéric Lemaître, che lo fece accettare alla Porte-Saint-Martin, donde passò in varî teatri, recitando anche all'estero, sempre con grande successo. Fu considerato uno ...
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Le maître de forges (Il padrone delle ferriere) Romanzo (1882, ridotto a dramma nel 1884) dello scrittore francese G. Ohnet (1848-1918), tra i romanzi più noti del ciclo Los batailles de la vie. Numerosi [...] anche gli adattamenti cinematografici ...
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. Famiglia di proprietarî di ferriere il cui nome è strettamente legato ai primi progressi della siderurgia. Essa discende da Abraham I, nato nel 1677, probabilmente a Wrens' Nest presso Dudley nel Worchestershire, [...] a Coalbrookdale il 12 marzo 1711 e ivi morto il 31 marzo 1763); uno zio, che amministrò per qualche tempo le ferriere, agì disonestamente e gli stabilimenti decaddero; ripresero però subito sotto la guida ferma e saggia di Abraham II, che, nel 1730 ...
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Attore francese (Alençon 1806 - Parigi 1877); studiò canto, poi recitò nei teatri minori; fu nel 1828 all'Ambigu, poi alla Porte-Saint-Martin con Frédérick Lamaître, dal 1834 al 1837 in Russia; nel 1837 alla Gaîté, nel 1840-45 al Vaudeville, poi al Théâtre Historique di A. Dumas, nel 1853 all'Odéon, poi in altri teatri e all'estero. Per la fisionomia espressiva, la voce calda e vibrante, fu il tipico ...
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Personaggio letterario del romanzo Le maître de forges (1882; Il padrone delle ferriere) dello scrittore francese G. Ohnet (1848-1918). ...
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Tecnologo (Clifton, Cumberland, 1728 - Hadley, Staffordshire, 1808). Figlio di un proprietario di ferriere, continuò l'attività del padre e introdusse importanti innovazioni nella costruzione di altiforni, [...] in fonderia e nella lavorazione meccanica ...
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Metallurgista (Blankenburg 1837 - Freiberg 1906), direttore di fonderie (Schwarzkopff di Berlino), di ferriere (a Ilsenburg), d'altiforni (a Gröditz); poi all'Accademia mineraria di Friburgo; autore di [...] opere fondamentali nel campo della metallurgia, siderurgia, tecnologie meccaniche, ecc ...
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ferramento
ferraménto s. m. [dal lat. ferramentum]. – 1. Ogni oggetto di ferro (piastre, cerniere, squadre, ecc.), o anche, talvolta, di altro metallo, che serva a rinforzare o completare un manufatto di vario materiale, per lo più di legno...
ferrare
v. tr. [der. di ferro] (io fèrro, ecc.). – 1. Munire di ferro, soprattutto per rinforzo o armatura: f. un uscio, una botte; scherz.: A quei tempi si ferrava Non la via ma il viaggiator (Visconti Venosta); più com., f. un cavallo, effettuarne...