Cardinale, arcivescovo di Milano (Milano 1564 - ivi 1631); dopo aver assunto l'abito ecclesiastico (1580), studiò a Bologna e nel collegio istituito a Pavia dal cugino s. Carlo B.; morto il quale, passò (1586) a Roma ove fu creato cardinale (1587) e, ricevuto il sacerdozio, cardinale prete di S. Maria degli Angeli (1593). Si diede a studî di ebraico, teologia, archeologia, occupandosi delle Congregazioni ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] è disordinata e inefficiente perché contenuta tutta nei limiti dell'azione terrena, ma fra Cristoforo e il cardinale FederigoBorromeo, che concretamente e coraggiosamente agiscono in nome della Provvidenza di cui sanno d'essere strumenti, sono i ...
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Nobildonna (Milano 1575 - ivi 1650); costretta dal padre Martino conte di Monza, la De L. entrò in convento fra le umiliate (1591); più tardi cominciò a esercitare autorità feudale come contessa di Monza [...] due figli. La necessità del segreto spinse l'Osio a tre nuovi omicidî: ma fu arrestato, e in tal modo il cardinal FederigoBorromeo venne a conoscenza della cosa, che la stessa De L. gli confermò. Mentre l'Osio, condannato a morte in contumacia (1608 ...
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Raccolta libraria, ordinata e custodita, con opportuni cataloghi, a determinati scopi di cultura; distinta perciò dal deposito, dall'emporio, dalla bottega di libri, con o senza ordine riuniti ad altro [...] dal geniale Naudé, come in Milano l'Ambrosiana (v.), che conservava i tesori di Bobbio, dovuta all'ingegno di FederigoBorromeo e collocata in un magnifico palazzo, o la Vaticana diretta dal Baronio, con i cataloghi preziosi dei mss. redatti dai ...
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. Antica famiglia castigliana suddivisa già nel sec. XV in varî rami tra cui i due degli Aguilar e dei conti di Cabra. In fiera lotta tra loro ai tempi delle dissensioni intestine di Cordova e ai tempi [...] giurisdizionali della Spagna col cardinale Alfonso Gesualdo, arcivescovo di Napoli, e col nuovo arcivescovo di Milano, FederigoBorromeo; d'intervenire, quale procuratore dei due mariti assenti, ai matrimonî, celebrati a Ferrara da Clemente VIII ...
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Nacque in Urbino nel 1563 dal conte Pietro Bonarelli anconitano, gentiluomo del duca Guidobaldo II della Rovere. Il padre, caduto in disgrazia del nuovo principe Francesco Maria II, dovette fuggire con [...] nel collegio di Pont-à-Mousson, e filosofia alla Sorbona. Tornato in Italia, stette cinque anni presso il cardinale FederigoBorromeo, ma non volle seguire la carriera ecclesiastica, come avrebbe desiderato il padre, e preferì l'ufficio di maestro di ...
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CLEMENTE X, papa
Luciano Osbat
Emilio Altieri nacque a Roma il 12 luglio 1590, nel palazzo di famiglia vicino a piazza del Gesù, e fu battezzato nella parrocchia di S. Marco il 15 luglio 1590. Figlio [...] da Clemente IX; a costoro si affiancò Paluzzo Altieri, con gli onori e i poteri del cardinal nepote, FederigoBorromeo prima e poi Francesco Nerli furorono segretari di Stato, Gaspare Carpegna fu datario, Camillo Massimo e poi Alessandro Crescenzi ...
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BARONIO, Cesare
Alberto Pincherle
Nacque la notte fra il 30 e il 31 ott. 1538 a Sora, da Camillo Barone (così, o anche Baroni, si firmò e fu chiamato pure il B., ancora, talvolta, nell'anno 1596) e [...] degli Annali,ma ne dipese; e da narratore il B. divenne attore di storia.
In quel medesimo 1588 andò, con il cardinale FederigoBorromeo, cui era già legato da viva amicizia, a Montecassino; e già s'innalzava attorno a lui il coro degli elogi. Gli fu ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il costante e inflessibile corpo a corpo di Alessandro Manzoni con le difficoltà [...] , con la violenta passionalità della monaca Gertrude, con la crisi dell’Innominato, con la forza morale di FederigoBorromeo, con la superficiale pratica religiosa di Donna Prassede. Personaggio passivo dal punto di vista degli eventi, la giovane ...
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La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] immagini troppo stravaganti, parole troppo rare, aggettivazioni troppo esuberanti. Ma, pochi anni dopo, suo nipote, il FederigoBorromeo di manzoniana memoria, si attarda a raccogliere da Boccaccio materiali verbali utili a illeggiadrire le proprie ...
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pontificato
(ant. ponteficato) s. m. [dal lat. pontificatus -us, der. di pontĭfex -fĭcis «pontefice»]. – 1. Titolo e ufficio di pontefice, nell’antica Roma; p. massimo, la carica di pontefice massimo. 2. Dignità di sommo pontefice, papato:...
abnegazione
abnegazióne (ant. annegazióne) s. f. [dal lat. tardo abnegatio -onis, der. di abnegare: v. abnegare]. – 1. Nella morale cristiana, disposizione a praticare le virtù contrarie all’egoismo e atte a raggiungere il perfetto amore di...