Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il lungo regno della regina Vittoria ha caratterizzato un’epoca, sebbene non sia sempre [...] centri industriali, come è ben illustrato da Dickens in Oliver Twist (1837-1839).
Questo aspetto fa da sfondo all’etàvittoriana, quasi a sporcare con la onnipresente fuliggine, di cui tutti i testimoni dell’epoca fanno menzione parlando delle città ...
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umorismo La facoltà, la capacità e il fatto stesso di percepire, esprimere e rappresentare gli aspetti più curiosi, incongruenti e comunque divertenti della realtà che possono suscitare il riso e il sorriso, [...] Elia sono uno dei più grandi classici dell’u.), T. de Quincey, T.L. Peacock. La sentimentalità e il riserbo dell’etàvittoriana dovevano fare del humour una delle forme preferite nella vita e nella letteratura: si pensi a Dickens, ad A. Trollope, a ...
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Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] come T.L. Peacock si delinea quella evasione dal Romanticismo più impegnativo che formerà un carattere dell’etàvittoriana.
L’espressione ‘compromesso vittoriano’ indica lo spirito di una società utilitaristica e perciò incline a ritenere la ...
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Scrittore (Landport, Portsea, 1812 - Gadshill Rochester 1870). Sin dall'infanzia, povera e dolorosa, fu a contatto con la vita del popolo londinese, che gli diede un'esperienza feconda. Dopo aver lavorato [...] . La sua vena umoristica è genuina; ma nonostante l'ottimismo che fa dei suoi romanzi il monumento più tipico dell'etàvittoriana, egli fu il primo romanziere che sentì la poesia di certi aspetti e ambienti torbidi e sinistri di una grande metropoli ...
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Scrittore inglese, nato il 4 dicembre 1795 a Ecclefechan (Dumfriesshire), morto a Londra il 4 febbraio 1881: personalità complessa, internamente agitata e discorde, ma di elementare potenza, tale che nemmeno [...] di taglio nello stile, ed è naturale che spiaccia agli esteti; com'è naturale che spiacesse a qualche critico dell'etàvittoriana, e anche all'acuto ma compassato Arnold. È un antirazionalista; ed è naturale che a una mentalità intellettualistica i ...
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RUSKIN, John
Mario Praz
Critico d'arte e riformatore sociale, nato a Londra l'8 febbraio 1819, morto a Brantwood (Lake District) il 20 gennaio 1900. Di genitori scozzesi (erano cugini), trovò nella [...] italiani policromi (specialmente a bande gialle e rosse) che costituiscono una delle più tipiche e sgradevoli manifestazioni dell'etàvittoriana. Più tardi il R. tentò di declinare la responsabilità di tali brutture, sebbene l'unico edificio alla cui ...
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Espressione attenuata a cui si ricorre in luogo dell'espressione usuale per riguardi religiosi ovvero sociali. (Eufemia era chiamato dai Greci il silenzio sacro che durante i sacrifizî l'officiante proclamava, [...] più o meno rapida e abbondante: un grande consumo ne è stato fatto, per esempio, in Inghilterra, nell'etàvittoriana.
Ecco le principali categorie semantiche in cui si hanno eufemismi:
Divinità. - In molte regioni, sia monoteistiche sia politeistiche ...
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Byatt, Antonia Susan (nata Antonia Susan Drabble)
Scrittrice e critica inglese, nata a Sheffield (South Yorkshire) il 24 agosto 1936. Laureatasi alla Cambridge University nel 1957, studiò poi al Bryn Mawr [...] : le storie parallele di due ricercatori universitari e dei personaggi oggetto della loro ricerca (due poeti di etàvittoriana) danno occasione a invenzioni ironiche, citazioni storiche, uso di stili diversi e linguaggi anche arcaici. Non mancano ...
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Poeta inglese (Somersby, Lincolnshire, 1809 - Aldworth, Surrey, 1892). Autore precoce e fecondo, fu largamente apprezzato dai suoi contemporanei, per la grazia elegiaca emanata dai suoi versi melodiosi; [...] risentì poi della reazione che condannò in blocco l'etàvittoriana; nel secolo successivo si è avuta tuttavia una più serena valutazione storica della sua arte, apprezzata e tradotta anche in Italia.
Vita e opere
Quarto di dodici figli d'un pastore ...
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Storico, saggista e uomo politico inglese (Rothley Temple, Leicestershire, 1800 - Londra 1859), figlio di Zachary. È noto per la monumentale e pittoresca History of England (1848-61), intessuta di spirito [...] del 1688 ai primi del 18° secolo. Quest'opera, dal successo senza precedenti, fu letta dalla società borghese dell'etàvittoriana come la giustificazione e l'esaltazione delle proprie conquiste.
Vita
Studiò al Trinity college a Cambridge e divenne ...
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whig
〈u̯ìġ〉 s. ingl. [prob. abbreviazione di Whiggamore, nome di un gruppo di insorti scozzesi, nel 1648] (pl. whigs 〈u̯ìġ∫〉), usato in ital. al masch. – Denominazione storica di uno dei due grandi partiti che si alternarono al potere in Inghilterra...
saga1
saga1 s. f. [dal ted. Sage, e questo dal norreno saga, dello stesso tema di segja «dire» (cfr. ted. mod. sagen «dire»)]. – 1. Racconto epico, leggenda delle antiche letterature nordiche: la s. dei Nibelunghi; s. norrene, quelle riguardanti...