Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...]
Nel suo primo periodo (fino alla rivolta di Bar Kōkĕbā, 135 d. C.) non ci è pervenuta che in piccola parte nell’originale ebraico. I Salmi di Salomone, le molte apocalissi, come quelle di Enoc, di Baruc, di Abramo, l’Assumptio Mosis, il III e IV ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È con il X secolo che il mondo giudaico intensifica in modo significativo la relazione [...] Torah scritta. In reazione a questa corrente sorge la difesa del Talmud a opera dei rabbaniti. Tra gli esponenti del kalam ebraico spicca la figura di Saadia Gaon, ma ricordiamo anche Dawud al-Muqammis e, tra i caraiti, Abu Yusuf Yaqub al-Qirqisani ...
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Violenta sollevazione popolare contro comunità ebraiche, in particolare nella Russia zarista, ma anche in altre regioni dell’Europa orientale.
In Russia i p. («distruzione, devastazione»), iniziati a partire [...] dal 1881-82, dopo l’attentato allo zar Alessandro II, provocarono a danno degli Ebrei massacri e saccheggi, spesso perpetrati con la connivenza delle autorità, sotto la spinta di motivazioni economiche ...
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perfezione
Nozione ricorrente nelle fonti ebraiche e nelle fonti filosofiche greche: per es., in Esodo, 33 la p. divina, espressa come tuvo (lett. «il Suo bene»), coincide con tredici attributi morali, [...] per l’uomo (Levitico, 11, 44): l’uomo perfetto (tamim) è colui che imita l’agire divino. Nel pensiero ebraico medievale (Yehudah Ha-Lewi, Maimonide) e moderno (Cohen, Buber, Lévinas) è ripreso tale concetto di perfezione. Nella Repubblica (➔) di ...
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Tōsephtā Raccolta di norme giuridiche e dottrinali ebraiche dei tannaiti (➔). Nata almeno inizialmente come un complemento alla mishnāh, nella sua redazione definitiva contiene anche materiale successivo. ...
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(ebr. qabbālā) Complesso delle dottrine mistiche ed esoteriche ebraiche circa Dio e l’universo, che si asserivano rivelate a un numero ristretto di persone e tramandate da generazione a generazione. In [...] il pensiero di Ebrei convertitisi al cristianesimo. Assurse a grande notorietà con Pico della Mirandola, che aveva appreso l’ebraico da Flavio Mitridate e in alcune delle sue 900 tesi volle dimostrare che nella c. era contenuta la prova della ...
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nāśī Titolo («principe») dei capi di importanti istituzioni ebraiche: del patriarca del Sinedrio, fino al 425; dei capi di alcune comunità ebraiche nel Medioevo; del presidente dello Stato d’Israele, [...] dal 1948 ...
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Di Segni, Noemi. – Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (n. Gerusalemme 1969). Laureata in Economia e commerio e in Giurisprudenza, specializzata in Diritto ed economia della Comunità [...] europea, è responsabile dell'ufficio Attività internazionale del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili ed è funzionario di tale ente. Dopo quattro anni come assessore ...
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Scrittrice e giornalista italiana (n. Pisa 1931). Di origini ebraiche, da bambina ha subito le discriminazioni e persecuzioni razziali, ha fondato e diretto per anni il mensile ebraico Shalom e nel 2012 [...] le è stato conferito il Premio Pardès per la Letteratura Ebraica. Autrice di romanzi per adulti e per ragazzi, molto apprezzati da pubblico e critica, tra le sue pubblicazioni si ricordano: Una bambina e basta (1994, Premio Elsa Morante Opera Prima ...
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Cyrulnik, Boris. – Neuropsichiatra francese (n. Bordeaux 1937). Di origine ebraiche, scampato alla deportazione ma rimasto orfano e affidato ai servizi sociali, ha compiuti gli studi di Medicina all’Università [...] di Parigi specializzandosi nel 1970 in Neurologia e Psichiatria. Ambientalista militante, tra i fondatori dell’etologia umana, responsabile di un gruppo di ricerca in Etologia clinica all’ospedale di Tolone, ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...