Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] che pone o produce il proprio oggetto: in questo caso, attuata l’eliminazione di qualsiasi realtà al di fuori del soggetto conoscente, si avrà esclusivamente un’interazione dell’io con sé medesimo. Nella filosofia di G.W.F. Hegel, il conoscere è l ...
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conoscenza
Comprensione, elaborazione e assimilazione di nozioni. Si differenzia dalla semplice informazione poiché implica un processo attivo di rielaborazione e apprendimento.
Conoscenza come bene [...] , rappresenta una fonte di vantaggio per coloro che la possiedono, poiché soltanto essi possono utilizzarla.
La classificazione della conoscenza per contenuti
La letteratura sulla gestione della c. la classifica anche a seconda dei contenuti. Per es ...
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conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La [...] si riferisca con limitazioni e in maniera imperfetta a Dio: [e nullo] se non cose negando si può appressare a la sua conoscenza (Cv III XV 6); o, insieme, a Dio, alle sostanze separate e alla prima materia, tutte cose che lo 'ntelletto nostro vincono ...
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economia della conoscenza
loc. s.le f. Settore specialistico che studia la capacità di utilizzare conoscenze e informazioni per ottenerne un vantaggio economico, con particolare attenzione ai processi [...] : tra gli attivisti milanesi il 49,4% (62,7% nel cerchio interno dei loro direttivi) è occupato nei diversi settori dell’economia della conoscenza oppure nel welfare, il 49,8% ha tra 35 e 54 anni e il 43,8% ha una laurea o titolo successivo. (Aldo ...
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conoscenza, economia della
conoscènza, economìa della locuz. sost. f. – Branca dell’economia che si occupa di studiare le implicazioni economiche della conoscenza, con particolare attenzione alla sua [...] . Per es., il know-what è molto vicino al concetto di informazione composta da fatti e nozioni. Questo tipo di conoscenza è quindi altamente codificabile e facilmente diffondibile. Il know-why è più profondo e guarda all’individuazione delle cause di ...
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CONOSCENZA O CONOSCIENZA?
La grafia corretta è conoscenza senza la i, come la parola tardo-latina da cui deriva, cognoscèntiam, a sua volta derivata dal verbo cognòscere. La i, infatti, non viene pronunciata [...] e risulta superflua anche per la pronuncia del gruppo -sc-.
VEDI ANCHE coscienza o coscenza ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Circa il problema della conoscenza, il pensiero medievale ha elaborato vari modelli [...] ai sensi e l’esistenza degli oggetti sono poste su due piani differenti; lo dimostrano le illusioni dei sensi, che sono conoscenze a tutti gli effetti, per quanto rivolte a oggetti non esistenti (In I sent., d. 23).
Più in generale, occorre rilevare ...
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Scienza egizia. La conoscenza normativa
Joachim Friedrich Quack
Michel Chauveau
La conoscenza normativa
Codificazione e trasmissione
di Joachim Friedrich Quack
Gli Insegnamenti sono uno dei generi [...] trovare i precedenti della cerimonia descritta da Diodoro, anche se al posto della giustificazione morale è richiesta una conoscenza iniziatica.
In Egitto, l'idea del tribunale oltremondano ebbe un grande impatto morale. Anche se era possibile ...
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Termine filosofico equivalente a «teoria della conoscenza». Compito della g. è fornire una definizione di conoscenza, individuare i suoi possibili oggetti e studiare i modi in cui è acquisibile dal soggetto [...] conoscente, accertandone la validità. Pertanto la g. si configura variamente nella storia della filosofia, a seconda delle premesse metafisiche a cui è abbinata. Nei paesi anglosassoni il termine usato è epistemology (➔ epistemologia). ...
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conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...
conoscente
conoscènte s. m. e f. e agg. [part. pres. di conoscere]. – 1. s. m. e f. Persona che ci conosce ed è da noi conosciuta; persona con cui, pur non essendo amici, si ha una certa familiarità: è venuto a trovarmi un mio c.; siamo vecchi...