Nome comune della pianta perenne (Cynara scolymus) delle Asteracee e del suo capolino fiorale immaturo, commestibile, di cui si mangiano il ricettacolo e la base delle brattee fiorali.
Il c. è noto solo allo stato coltivato e si crede derivato con la coltura dal c. selvatico, Cynara cardunculus (v. fig.), comunemente diffusa nelle terre più calde del bacino Mediterraneo. Ha breve e grosso rizoma; ...
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Carciofo di Paestum IGP
Indicazione geografica protetta dell’ortaggio fresco prodotto in numerosi comuni della provincia di Salerno, nella regione Campania. È ricavato dall’infiorescenza (capolino) di [...] , derivanti dal clima tipico di quest’area durante il periodo di produzione (febbraio-maggio).
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Scheda prodotto: Carciofo di Paestum IGP (fonte: www.qualigeo.eu)
A cura di Treccani Gusto in collaborazione con Fondazione Qualivita. ...
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Carciofo Romanesco del Lazio IGP
Indicazione geografica protetta dell’ortaggio fresco prodotto in numerosi comuni delle province di Viterbo, Roma e Latina, nella regione Lazio. È ricavato dall’infiorescenza [...] diametro, assenza di spine e tenerezza, peculiarità per le quali risulta più ricercato.
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Scheda prodotto: Carciofo Romanesco del Lazio IGP (fonte: www.qualigeo.eu)
A cura di Treccani Gusto in collaborazione con Fondazione Qualivita ...
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Carciofo Spinoso di Sardegna DOP
Denominazione di origine protetta dell’ortaggio della specie Cynara scolymus nell’ecotipo locale Spinoso Sardo, prodotto in numerosi comuni delle province della regione [...] è controbilanciata dall'elevato contenuto di carboidrati che determinano invece sensazioni di dolcezza.
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Scheda prodotto: Carciofo Spinoso di Sardegna DOP (fonte: www.qualigeo.eu)
A cura di Treccani Gusto in collaborazione con ...
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cardo mariano
Pianta mediterranea, detta anche carciofo selvatico, che viene utilizzata in preparati erboristici sotto forma di estratto secco come epatoprotettore. Il c. m. contiene silimarina, sostanza [...] usata talvolta in terapia perché favorisce il metabolismo del fegato e protegge l’epatocita contrastando i radicali liberi e stabilizzando la membrana cellulare (impedisce l’entrata di agenti tossici; ...
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Alessandro Albanese
Il satellite Planck sfoglia l’Universo come un carciofo
I primi risultati ottenuti dalla missione Planck hanno permesso di costituire un catalogo contenente migliaia di sorgenti estremamente [...] a un livello di dettaglio senza precedenti dal momento che – come conclude Nazzareno Mandolesi – «l’Universo è come un carciofo, prima di arrivare al cuore bisogna togliere le foglie esterne, ma anch’esse possono essere gustose. Ci vorranno ancora un ...
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In botanica, parte basale, compatta, dei bulbi (chiamata anche disco), che corrisponde al caule ridotto e sulla quale sono inserite le squame. Nell’infiorescenza del carciofo è il ricettacolo dell’infiorescenza [...] stessa, cioè la parte carnosa sulla quale sono inserite le brattee e superiormente i fiori ...
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Genere di Funghi Deuteromiceti, famiglia Sferioidacee, con 400 specie, per lo più saprofite e maculicole. Alcune producono macchie più o meno corrose sulle foglie di varie Solanacee coltivate, sul carciofo, [...] sull’asparago ecc. Sul fagiolo, sulla fava, sul pisello e sull’erba medica, si ha un’infezione dovuta a una forma ritenuta stadio picnidico di Mycosphaerella pinodes che determina l’antracnosi (➔) ...
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Sostanza (detta anche presame), costituita in gran parte da enzimi (chimosina o rennina, pepsina e tripsina), che si adopera per far coagulare il latte e trasformarlo in formaggio. Può essere animale (ricavato [...] dall’abomaso o quarto stomaco di animali ruminanti ancora lattanti), vegetale (fiori di carciofo selvatico, lattice di fico, funghi), sintetico (prodotto da batteri modificati geneticamente). Provoca la coagulazione della caseina del latte e la ...
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Piante della più vasta famiglia di Angiosperme Dicotiledoni (ca. 20.000 specie), chiamate anche Composite. Sono per lo più erbe, di rado arbusti o alberi, di aspetto molto vario, particolarmente abbondanti [...] nelle regioni temperate. Elemento tipico della famiglia è l'infiorescenza a capolino. Ne fanno parte specie commestibili (per es. lattuga, cicoria, carciofo) e ornamentali (per es. margherita, gerbera, zinnia). ...
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carciofo
carciòfo s. m. [dall’arabo kharshūf]. – 1. a. Pianta perenne della famiglia composite tubuliflore (lat. scient. Cynara cardunculus, sottospecie scolymus), con foglie basali molto grandi, capolini terminali con squame carnose, i cui...
cardo
s. m. [lat. carduus, lat. tardo cardus]. – 1. Nome comune di varie piante con foglie e brattee spinose al margine o all’apice, appartenenti in maggioranza a generi diversi delle composite e a qualche genere delle ombrellifere e delle...