Raccolta poetica di G. Pascoli. Pubblicata nel 1903, ma definita così come ora si legge nelle edizioni postume del 1912 e 1914, è tra le sue più giustamente celebrate. Rappresenta una ideale prosecuzione [...] e sentimentale, alternando tuttavia all'approfondimento narrativo del trauma iniziale (La voce, La cavalla storna) la scoperta di una precaria linea di difesa contro le atrocità del mondo e gli abissi della morte e dell'infinito (Il brivido, Il ...
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Poeta (San Mauro, od. San Mauro P., 1855 - Bologna 1912). Con la sua ricerca linguistica audacemente sperimentale, P. aprì la strada alla rivoluzione poetica del Novecento. Con la raccolta Myricae, la [...] . 1900; poi sdoppiatisi in Primi poemetti, 1904, e Nuovi poemetti, 1909), ai CantidiCastelvecchio (1903; 6a ed. defin. 1912), sempre identico appare il suo atteggiamento, come di chi analizza e scompone e disperde anche quando vuol costruire. Per ...
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Comune della provincia di Lucca, in val di Serchio. Il capoluogo su di una ridente altura presso le ultime pendici occidentali del M. Rondinaio, a 410 m. s. m., è a 4 km. dalla riva sinistra del Serchio [...] Tu sulla bruna valle alta sfavilli, Barga, coi cento lumi tuoi", dice il poeta in uno dei CantidiCastelvecchio, che ebbero appunto titolo da Castelvecchio (frazione di Barga) dove la Musa del poeta trovò propizio silenzio e dove la sua tomba è oggi ...
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Strumento a fiato fatto d'un tubo di canna, chiuso in una delle estremità, munito di sette fori e obliquamente tagliato vicino all'imboccatura. La linguetta di canna così ottenuta assume le funzioni di [...] annotazioni al Bacco in Toscana). Il Pascoli gli ha dedicato uno dei CantidiCastelvecchio. Nel sec. XIV questo strumento, abbastanza perfezionato, era usato anche nelle bande militari; era designato anche col nome di cennamella (Dante, Inf., XXII). ...
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Decadentismo
Mario Praz
sommario: 1. Termini del decadentismo. 2. Diverse fasi del decadentismo? 3. Estensione della parola ai tempi moderni. 4. La nevrosi. 5. Precursori. 6. Flaubert, Gautier, Baudelaire. [...] lagrima, là aggiunge un sorriso, con delicata modestia, come una silenziosa benefattrice", e nella lirica che apre i CantidiCastelvecchio e che fu scritta quasi contemporaneamente al Fanciullino usa per la poesia il simbolo della lampada che arde ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] dal selettivo campionario della lirica; nelle Myricae (1891) e nei CantidiCastelvecchio (1903) figurano numerose voci della vita quotidiana e campestre, come anatra, bricia di pane, bucato, camicia, cucina, cucitrice, galline, grembiule, massaia ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Silvia Serventi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Contro impressionismo e scuola naturalista, troppo legati al reale e ai sensi, alla [...] ineffabili dati sensoriali (la cosiddetta myrica, che dà titolo alla raccolta omonima, e I cantidiCastelvecchio); il poemetto narrativo di ambiente contadino, collegato al folklore ma anche a richiami classici (la doppia raccolta dei Primi e Nuovi ...
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GOVONI, Corrado
Riccardo D'Anna
Nacque presso Ferrara, a Tamara, frazione di Copparo, il 29 ott. 1884 da Carlo e da Maria Albonetti. Discendente da una famiglia contadina, lasciò presto le terre del [...] è anno cardine per la letteratura italiana contemporanea: escono infatti l'edizione definitiva di Myricae e i CantidiCastelvecchio del Pascoli, Maia, Elettra e Alcyone di G. D'Annunzio (sebbene, le ultime due, con data editoriale 1904), l'Estetica ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In un’epoca di urbanizzazione e di intense trasformazioni industriali, spetta alla [...] entrambe orientate verso un’immersione senza remore nello spettacolo e nelle simbologie della natura, Alcyone di Gabriele d’Annunzio e i CantidiCastelvecchiodi Giovanni Pascoli, usciti nello stesso anno, il 1903. Entrambi gli autori, sia pure in ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] «è in assoluto una delle più poetiche del suo tempo, forse la maggiore del periodo chiuso tra i CantidiCastelvecchio e Alcyone e i poeti nuovi». Con il suo coinvolgimento individuale diretto, che risalta perfino nel particolare realismo impersonale ...
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schilla1
schilla1 s. f. – Variante, in alcuni dialetti centro-settentr., di squilla1, come forma più vicina all’etimo longob. skilla. ◆ Il dim. schillétta «campanella» è usato dal Pascoli come titolo e poi in alcuni versi di uno dei suoi «Canti...
sinafia
sinafìa s. f. [dal lat. synaphīa, gr. συνάϕεια, propriam. «congiunzione, unione», der. di συνάπτω «unire» (comp. di σύν «con, insieme» e ἅπτω «adattare»)]. – Nella metrica classica, stretta connessione ritmica fra un colon e il successivo,...