Sistema atto a portare fino agli utenti segnali e informazioni utilizzando a questo scopo le onde elettromagnetiche.
Onde impiegate nella radiodiffusione
Le onde nella r. sono generalmente irradiate in [...] borsa, sul traffico, previsioni del tempo); in più è dotato di programmi software destinati al computer. La capacità del canaletrasmissivo può essere assegnata in modo variabile nel tempo alle diverse funzioni. Per es., se si privilegia l’audio, un ...
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Sigla di global positioning system, sistema per la determinazione delle tre coordinate geocentriche relative alla posizione di ogni punto posto sulla superficie terrestre o al di sopra di essa (fig. 1). [...] con i dati per la successiva trasmissione. Il segnale così composto viene emesso dall’antenna del satellite.
Il canaletrasmissivo. -
Il segnale, considerando un ricevitore posto sulla Terra, durante il suo cammino attraversa l’atmosfera terrestre e ...
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Fisica
Variazione temporale del valore o dell’intensità di una grandezza fisica.
In ottica, un raggio luminoso si dice modulato se la sua intensità varia nel tempo secondo una legge nota. La m. della luce [...] deriva dal fatto che normalmente il segnale modulante non è assolutamente adatto alla trasmissione diretta sul canaletrasmissivo, mentre il segnale modulato può essere trasmesso in modo efficiente nei confronti dell’attenuazione, della distorsione ...
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In senso ampio, sostanza particolare avente determinati caratteri; ha quindi significato vicino a quello di materia, ma mentre materia indica per lo più una sostanza omogenea, m. può indicare un insieme [...] cristallini e gli isolanti amorfi, i primi con riferimento a sorgenti e ricevitori, i secondi per il canaletrasmissivo e per la modulazione e amplificazione del segnale. I laser utilizzati in fotonica fanno uso delle cosiddette eterostrutture ...
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Musica
Nella teoria musicale greca, insieme di suoni diversi che, anche combinati, l’orecchio percepisce distinti (opposto di consonanza o sinfonia). Alcuni teorici medievali usarono il termine d. per [...] seconda che la sorgente disturbante e il ricevitore disturbato si trovino a una stessa estremità della linea o del canaletrasmissivo oppure si trovino alle estremità opposte. Il livello relativo (espresso in decibel o in neper) del segnale utile di ...
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TELEMATICA
Aldo Roveri
Il termine ''telematica'' è un neologismo francese nato verso la fine degli anni Settanta per sottolineare, con un acronimo delle parole telecomunicazioni e informatica, quegli [...] , e cioè, per es., dal numero massimo di cifre binarie che possono essere trasferite nell'unità di tempo sul canaletrasmissivo a essi associato. I nodi, invece, presentano una pluralità di ingressi e di uscite; essi costituiscono quindi una risorsa ...
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Fotonica
Paolo Lugli
La f. si è andata configurando come quel settore disciplinare che comprende tutte le acquisizioni, le tecniche e i dispositivi che competono alla produzione, alla trasmissione di [...] un profilo d'indice a gradino si ha νc=2,405.
Due delle caratteristiche pricipali di una fibra ottica come canaletrasmissivo sono l'attenuazione e la dispersione. Entrambi i fenomeni costituiscono una perdita ai fini del segnale trasmesso, in quanto ...
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Tipo di materiali di elevate prestazioni utilizzati nelle applicazioni ad alta tecnologia. Possono essere metallici (→ metallo e lega metallica), ceramici, polimerici (→ polimero), derivati dalle nanotecnologie ecc. [...] uso sono i semiconduttori cristallini e gli isolanti amorfi, i primi per sorgenti e ricevitori, i secondi per il canaletrasmissivo e per la modulazione e amplificazione del segnale (→ fibra ottica). Nelle lavorazioni industriali sono molto usate le ...
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telecomunicazione Nome generico di ogni procedimento che permette di far pervenire a uno o più corrispondenti informazioni di varia natura (documenti scritti o stampati, immagini fisse o mobili, parole, [...] nelle più evolute applicazioni in campo telematico, t. a grandissima capacità di canale, fino a molte centinaia di Mbit/s.
Classificazione dal punto di vista dei mezzi trasmissivi usati. Occorre distinguere fra mezzi fisici e mezzi tecnici usati per ...
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RADIOCOMUNICAZIONI
Angelo Bernardini
(XXVIII, p. 703; App. I, p. 956; II, II, p. 650; III, II, p. 558; IV, III, p. 132)
Questi ultimi anni sono stati caratterizzati da una serie di mutamenti nella concezione [...] telefonia cellulare discende dalla considerazione che per un certo numero 2 N di canali a radiofrequenza a disposizione, e supponendo di utilizzare un solo canaletrasmissivo per utente, la copertura di un territorio molto vasto implicherebbe da un ...
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multiplazione
multiplazióne s. f. [der. di multiplo]. – Tecnica di trasmissione che consente di far usare lo stesso canale trasmissivo a più utenti, i cui messaggi, senza interferire tra loro, vengono inviati sul canale durante intervalli...
comunicazione
comunicazióne s. f. [dal lat. communicatio -onis]. – 1. a. In senso ampio e generico, l’azione, il fatto di comunicare, cioè di trasmettere ad altro o ad altri: c. del movimento, alle parti di un meccanismo; c. dei privilegi,...