In generale, la manifestazione del sentimento con cui l’uomo, riconoscendo l’eccellenza di un altro essere, lo onora. Si distingue in c. profano e c. religioso. Quest’ultimo è il più comune e include le [...] di Gesù Cristo e di Dio.
Si distingue inoltre il c. interno da quello esterno, e specialmente il c. privato dal pubblico. Il concetto di c. pubblico integrale è spiegato dal Cod. iur. can., can. 834 par. 2, che recita: «Tale culto si realizza quando ...
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PAPATO
Pietro Pisani
. È la dignità pontificale del vescovo di Roma in quanto vescovo dei vescovi (episcopus episcoporum), ossia l'ufficio del romano pontefice come capo supremo della Chiesa; in significato [...] dell'infallibilità.
Come giudice supremo il papa non è soggetto a verun tribunale o al giudizio di chicchessia (Cod. dir. can., c. 1556); può avocare a sé qualsiasi causa, e a lui possono sempre appellare e deferire le loro cause tutti i fedeli ...
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È in generale "il governo, l'amministrazione", e più particolarmente (con o senza l'aggiunta di τῆς πόλεως o di κοινή) l'amministrazione pubblica, specialmente finanziaria. In Atene, verso la fine del [...] M. Rostovtzeff, A large estate in Egypt, Madison 1922, p. 21 segg.; C. Jullian, in Daremberg e Saglio, II, p. 226; id., Les trasformations politiques di Pio IX (prop. 51) e ribadito nel Cod. iur. can., (c. 215, § 1, 248, § 2, 260), ammessa peraltro l ...
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. È la cosa destinata al culto divino per mezzo della consacrazione o di una benedizione. La nozione di cosa sacra (res sacra) risale al diritto romano. Questo, dividendo le cose dal punto di vista della [...] consacrazione o della benedizione da loro ricevuta (Cod. iur. can., c. 1539 § I), ciò che costituirebbe il delitto di simonia se adibite a uso indecoroso o esposte a pubblica vendita (c. 1305).
Nel diritto italiano sono sorte varie questioni intorno ...
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. Commentarium Officiale, ossia "Bollettino Ufficiale della Santa Sede", fondato con la costituzione Promulgandi del 28 settembre 1908 da Pio X, in relazione all'altra costituzione Sapienti consilio del [...] ciò basti alla loro effettiva promulgazione, in quanto sia necessaria, e salve particolari disposizioni contrarie. Il codice di dir. can., c. 9, aggiunge che, ove non sia disposto altrimenti, le leggi entrano in vigore il terzo mese dopo l'inserzione ...
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L’attività dello Stato diretta all’attuazione della norma giuridica nel caso concreto, e l’insieme degli organi cui è demandata tale funzione.
Cenni storici
Nel diritto romano, si intendeva per iurisdictio [...] confronti della pubblica amministrazione o dei giudici speciali (art. 37 c.p.c.). Quando la g. appartiene ai giudici stranieri: se il nella sua esistenza e nella sua attività da qualsiasi autorità umana (can. 747, par. 1, e 1254, par. 1), la ...
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MORTE
Giangiacomo PERRANDO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giuseppe DE LUCA
Giannetto LONGO
Raffaele CORSO
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Giulio GIANNELLI
Fulvio MAROI
Gabriella ARUCH SCARAVAGLIO
Rosanna [...] de la mort et des moyens de ne pas être enterré vivant, Parigi 1874; P.-C.-H. Brouardel, La mort et la mort subite, Parigi 1895; S. Icard, La il contenuto valido di un mandato post mortem (Cod. iur. can., c. 1226; L. Coviello, in Riv. Dir. Civ., 1930 ...
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POSSESSO
Giuseppe FURLANI
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Fulvio MAROI
Enrico FINZI
Emilio ALBERTARIO
. Antico Oriente. - Nei diritti dell'Asia occidentale antica di solito non si fa distinzione tra il possesso [...] 702 cod. civ.; diversamente il diritto canonico che è rimasto fedele al principio: mala fides superveniens nocet: cod. iur. can. c. 1512). Il possesso richiede la capacità giuridica del soggetto e altresì quella dell'oggetto (art. 690 cod. civ.); né ...
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FONDAZIONE (ted. Stiftung)
Arnaldo BERTOLA
Camillo Viterbo
Fondazione è detta la persona giuridica costituita da un patrimonio autonomo destinato a uno scopo determinato. Essa si distingue dalla corporazione [...] giuridica ecclesiastica per decreto dell'ordinario (Cod. iur. can., c. 1489), qualifica in particolare come pie fondazioni ecclesiastiche funzioni ecclesiastiche o determinate opere di carità e di pietà (c. 1544 §. 1). Quindi perché si abbia una pia ...
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TERZIARÎ (Terz'ordine)
Luigi Giambene
Si dicono terziarî i fedeli appartenenti a un terz'ordine, ossia quelli che, impediti da speciali circostanze di entrare in un ordine religioso propriamente detto, [...] , benché siano dette "ordini" solo in senso lato, sono però associazioni che non pure nominalmente (cfr. Cod. Iur. Can., c. 701, par.1), ma essenzialmente differiscono dalle confraternite, pie unioni, ecc. Ciò consta dalle dichiarazioni della S. Sede ...
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canuto
agg. [lat. tardo canūtus, der. di canus «bianco»]. – 1. Bianco, detto dei capelli, e meno spesso della barba, dei baffi, ecc.: due folti sopraccigli, due folti baffi, un folto pizzo, tutti c. (Manzoni); anche riferito alla persona stessa...
cane1
cane1 s. m. (f. cagna, v.) [lat. canis]. – 1. Mammifero domestico della famiglia dei canidi (Canis lupus), con pelo più o meno folto e di vario colore, dimensioni e caratteristiche diverse a seconda delle numerosissime varietà, le quali...