Pittore di origine greca (n. in Acaia 1558 - m. Esperia 1646 circa), attivo nell'Italia centro-meridionale. Fra le sue opere, che mostrano influenze toscane e tardomanieriste, ricordiamo, a Napoli, gli affreschi della certosa di S. Martino (1591-1636), del Monte di Pietà (1601), della chiesa della Sapienza (1639-41) e la pala con l'Adorazione dei Magi nella chiesa dei Girolamini ...
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(fr. fresque; sp. afresco; ted. Fresko; ingl. fresco). -
Tecnica. - Si chiama affresco la pittura fatta coi pigmenti colorati (semplicemente impastati o diluiti con acqua) distesi su una preparazione di [...] Cecchin Salviati; gli Zuccari, Federigo e Taddeo; il Cavalier d'Arpino, che si spinge fino a Napoli, ove il leccese BelisarioCorenzio si napoletanizza del tutto; Giorgio Vasari, operante dovunque da Firenze a Bologna, a Venezia, da Roma a Napoli, e ...
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NAPOLI
Anna Bordoni
Rosanna Cioffi
Teresa Giura
(XXIV, p. 227; App. I, p. 879; App. II, II, p. 375; III, II, p. 189)
La densità di popolazione in provincia di N. è la più alta d'Italia: 2576 ab./km2. [...] cappella del Sole, affreschi di Leonardo da Besozzo e Perinetto da Benevento; S. Maria La Nova, affreschi di BelisarioCorenzio e Massimo Stanzione; Donnaromita, soffitto cassettonato con tele di Teodoro d'Errico, tele di Francesco De Mura, affreschi ...
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MONTECASSINO (A. T., 24-25-26 bis)
Vincenzo EPIFANIO
Mauro INGUANEZ
Caratteristica sporgenza calcarea, a SE. del M. Cairo (m. 1669), limitata a E. dal Rapido (affluente del Liri), a S. e a SO. dal [...] la consacrazione della basilica di Desiderio, fatta da Alessandro II nel 1071; gli affreschi della cupola sono di BelisarioCorenzio (alcuni rifatti da Pietro Paoletti nel 1830); quelli del coro di Carlo Mellin detto il Lorenese; quelli delle ...
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VACCARO, Andrea
Gianluca Forgione
Nacque da Pietro e da Giovanna Di Clauso, e fu battezzato nella parrocchia napoletana di S. Giuseppe Maggiore l’8 maggio 1604 (Tuck-Scala, 2012, p. 163).
Nel luglio [...] ), Domenico Gargiulo detto Micco Spadaro (Ultima Cena), Carlo Rosa (Cristo che guarisce il giovane epilettico) e BelisarioCorenzio (Crocifissione) (G. Porzio, La scuola di Ribera. Giovanni Dò, Bartolomeo Passante, Enrico Fiammingo, Napoli 2014, pp ...
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GARGIULO, Domenico, detto Micco Spadaro
Matteo Lafranconi
Pittore napoletano attivo principalmente nei due decenni a cavallo della metà del XVII secolo, dotato di un talento brillante, è scarsamente [...] dovrebbe essersi dunque inserito nel cantiere nel 1637, anno cui corrispondono gli ultimi pagamenti all'ormai anziano BelisarioCorenzio e forse proprio grazie a un'intercessione di quest'ultimo. A ciò seguirebbero effettivamente gli affreschi della ...
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RODRIGUEZ, Alfonso (Alonso)
Luigi Biagi
Pittore, nato nel 1578 a Messina, morto ivi il 22 aprile 1648. Fu scolaro del Comandè a Messina. Nel 1606 fu mandato dal Senato a Venezia e poi a Roma. Un documento [...] .
Luigi, suo fratello, operò principalmente a Napoli, dove si trovava già nel 1594 e dove morì nel 1630. Scolaro di BelisarioCorenzio, a Napoli affrescò varie chiese, ma gran parte di questi suoi lavori è scomparsa. In due suoi quadri al Museo ...
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MONTALTO, Ludovico
Marco Nicola Miletti
– Nacque a Siracusa da Antonio, barone di Prato e Milocca, e da Maria de Acuña, imparentata col viceré di Sicilia Ferdinando, nella seconda metà del Quattrocento.
Il [...] » presso Poggioreale, una cappella nella chiesa napoletana di S. Maria del Popolo agli Incurabili (poi affrescata da BelisarioCorenzio). In attesa del trasferimento della salma, il pronipote Massimo, duca di Fragnito, dettò nel 1612 una lapide ...
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NUCCI, Avanzino
Stefano De Mieri
NUCCI, Avanzino. – Nacque a Gubbio (Carloni, 1993) intorno al 1552, forse figlio del pittore Luca Nucci o Nuccio da Gubbio, attestato a Gualdo Tadino nel 1574 (Storelli, [...] Tarugi (1596-99; Melasecchi, 1995, p. 413). Altri documenti (D’Addosio, 1913), infine, attestano la collaborazione con BelisarioCorenzio agli affreschi (molto rovinati) della cappella del Tesoro nella chiesa dell’Annunziata (1598-99), effigianti il ...
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RAGANO, Giovanni Bernardino
Gianluca Forgione
RAGANO (Azzolino), Giovanni Bernardino. – Nacque a Cefalù intorno al 1572 e giunse a Napoli nel 1592 circa, secondo quanto si ricava dalla testimonianza [...] , con Bernardino Cesari, le prime prove note del suo catalogo denuncerebbero, nondimeno, una conoscenza nient’affatto superficiale di BelisarioCorenzio e dell’attività napoletana del Cavalier d’Arpino (Leone de Castris, 1991, pp. 286, 311).
Nel 1599 ...
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