Chirurgo (Bologna 1477 - ivi 1552). Insegnò ed esercitò la chirurgia a Bologna; fu quindi chiamato a Roma da Giulio III e come chirurgo militare delle truppe pontificie partecipò all'assedio di Parma e di Mirandola. Il suo lavoro più importante (pubblicato postumo dal fratello, a Bologna) riguarda la chirurgia di guerra; in esso trattò diffusamente delle ferite d'arma da fuoco, descrivendo anche un ...
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Anatomista, nato nel 1530 in Bologna, morto ivi il 7 aprile 1589. Studiò in patria sotto lo zio BartolomeoMaggi, e fu anche a Padova. Conseguita la laurea in Bologna, v'ebbe, non ancora ventisettenne, [...] la nomina a professore di medicina, chirurgia ed anatomia, posto che tenne per 33 anni, sino alla morte.
Benché chirurgo e medico valente, l'Aranzi deve tuttavia la propria fama alle scoperte anatomiche, ...
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Il termine di chirurgo (chirurgus, vulnerum medicus) è stato impiegato fin dall'origine per indicare quel medico che curava certe lesioni con atti manuali, come suture delle ferite, riduzioni di lussazioni [...] -38).
Indipendentemente dal Paré, s'occupò nel sec. XVI con grande competenza della cura delle ferite d'arma da fuoco, BartolomeoMaggi di Bologna, medico di Giulio III; egli fu maestro nelle amputazioni, per le quali immaginò il metodo a strati. Il ...
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Parola che si usa per significare l'operazione chirurgica con cui s'intende togliere dal corpo un arto o un segmento di arto. Essa serve anche per indicare l'asportazione chirurgica di altre parti del [...] di J. L. Petit, 1674-1750; laccio elastico del vicentino Grandesso-Silvestri, 1862 e 1875; o di Esmarch, 1874).
Col bolognese BartolomeoMaggi (1516-52), celebre per un suo scritto sulle ferite da arma da fuoco, i chirurgi cominciarono a prendere in ...
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TRAUMATOLOGIA (dal gr. τραῦμα "ferita" e λόγος "studio")
Enrico Ettorre
Disciplina che s'occupa dello studio e della cura delle lesioni violente (v. lussazione; frattura; emorragia; ferita; shock).
Nel [...] da fuoco, quasi contemporaneamente al Paré, ma indipendentemente da lui, in Italia sostenne le stesse idee BartolomeoMaggi, opponendosi a Giovanni Vigo, il quale, convinto della tossicità delle palle d'archibugio, era fautore della cauterizzazione ...
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DAL POZZO (Puteo, Puteus), Francesco
Augusto De Ferrari
Nacque a Villanova Monferrato (Alessandria) intorno al 1520 da Bartolomeo e Agnese de Longis di San Germano.
Il padre, anchegli nativo di Villanova, [...] impedì di cogliere le novità e le esperienze che la medicina allora andava compiendo; non bastò l'amicizia di BartolomeoMaggi e di altri medici a permettergli di far proprie le nuove tendenze della medicina rinascimentale.
La pubblicazione nel 1543 ...
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PALEARIO, Aonio
Chiara Quaranta
PALEARIO, Aonio (Antonio della Pagliara). – Nacque a Veroli nel 1503, o forse l’anno seguente, da Matteo della Pagliara e da Clara Jannarilli. Fu lui stesso ad adottare [...] sollecitazioni dell’ambiente patavino e veneziano nonché in rapporto, tra gli altri, con Paolo Manuzio, Vincenzo Maggi, Bartolomeo Ricci, Daniele Barbaro, Marcantonio Flaminio, Alvise Priuli e, per suo tramite, con il cardinale Reginald Pole ...
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MAGGI, Pietro
Micaela Mander
Non si conoscono il luogo e la data di nascita del M., e nemmeno i nomi dei genitori: diverse sono infatti le persone che portano questo cognome nella Milano tra Sei e Settecento, [...] ); mentre citata come madrina nella stessa occasione è Bianca Maggi, non si sa se moglie o sorella dell'artista origine per la cappella degli Angeli Custodi nella chiesa di S. Bartolomeo: Ferro, 1987), la cui realizzazione dovrebbe cadere tra il 1710 ...
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MAGGI, Vincenzo
Elisabetta Selmi
Discendente da una famiglia di illustri tradizioni nobiliari, il M. nacque, intorno al 1498, in provincia di Brescia, presumibilmente nella località di Pompiano, dove [...] il grecista Francesco Porto, Alfonso Calcagnini, i Giraldi, Bartolomeo Ricci e il giovane Giovan Battista Pigna, in anni assai stretta di rapporti con un altro illustre membro della famiglia Maggi, quel Dionigi cui dedicò anni dopo i Sette libri de' ...
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MAGGI, Carlo Maria
Emanuela Bufacchi
Nacque a Milano il 3 maggio 1630 da Giovanni Battista, di un'antica famiglia della borghesia milanese, e Angela Riva.
L'anno di nascita del M. fu segnato da un avvenimento [...] durevole rapporto con i conti Vitaliano Borromeo e Bartolomeo Arese. Borromeo condivise con il M. la E. De Marchi, C.M. M.: saggio critico, Milano 1930; L. Medici - G.A. Maggi, La vita e l'opera di C.M. M. poeta meneghino, Milano 1930; A.M. Pizzagalli ...
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astrofilia
s. f. Passione per l’astronomia. ◆ Le fortune del [Bartolomeo Antonio] Bertolla sono dovute anche all’incontro con don Francesco Borghesi, sacerdote cultore dell’astrofilia, che sicuramente trasmise all’orologiaio di Rumo buona...